ricordando ...

 

Fr. Pietro Dall’Acqua

Figlio dell’Amore Misericordioso
       27-12-1935      15-05-2019

Carissimo Fr. Piero, permettimi che mi rivolga direttamente a te, a conclusione di questa solenne liturgia. Questa volta non ti vediamo girare intorno a questo altare come eri solito fare, nel tuo puntuale e solerte servizio di cerimoniere, e neanche nei banchi sotto il presbiterio, quando la tua salute non ti permetteva più di salire gradini, anche se gioivi sempre nell’assistere alle sante liturgie. Oggi siamo noi a rendere grazie al Padre per te, celebrando il memoriale del Signore Gesù morto e risorto per noi, onorando le tue spoglie mortali e affidandoti alla misericordia infinita di Colui che hai servito con amore e fedeltà in questi lunghi 53 anni trascorsi presso il Santuario dell’Amore misericordioso. Oggi vogliamo pensarti accolto con esultanza dalla nostra Madre Speranza e da tanti fratelli e sorelle che ormai ci aspettano dall’altra parte, dove il disegno del ricamo che quaggiù vediamo confusamente, si manifesterà in tutto il suo splendore.

Grazie per la tua testimonianza generosa e fedele, gioiosa e genuina. Hai sofferto molto per la tua malattia in questi ultimi tempi, e il Signore sicuramente ti ha preparato in questo modo ad indossare la più bella veste liturgica, quella dei redenti davanti al trono di Dio e dell’Agnello. Ma non hai fatto pesare la tua sofferenza, l’hai portata con molta dignità e pazienza, e alla fine ti sei addormentato serenamente, con il sonno dei giusti, circondato dalla preghiera e dall’affetto di tanti che ti hanno voluto bene e a cui hai voluto bene.

Grazie per la gioiosa semplicità e naturale simpatia con cui hai saputo tessere tante relazioni, sia dentro le nostre comunità che fuori, in particolare con tutti quelli che hai incontrato presso il nostro Santuario. La tua memoria prodigiosa ti faceva ricordare nomi e volti di tante persone. Le testimonianze di tanti confratelli, consorelle e persone care che ti mandano il loro saluto pieno di gratitudine ci riempiono di conforto.

A nome tuo e nostro, a nome di tuo fratello Natale, delle sorelle Lina e Maria e dei tuoi nipoti e pronipoti, permettimi di ringraziare coloro che negli ultimi tempi ti sono stati vicini con delicatezza e amore: i fratelli e sorelle delle comunità del Santuario dove hai trascorso tanti anni, coloro che ti hanno accompagnato nella degenza in ospedale, e in particolare in questi ultimi tempi quelli della comunità di accoglienza sacerdotale che ti hanno accudito fino alla fine. Ringrazio anche tutti voi presenti, in particolare il Vescovo Domenico Cancian, nostro confratello che ha voluto presiedere questa solenne liturgia, il Vescovo Mario Ceccobelli, ormai uno di noi. Anche il Vescovo della nostra Diocesi Benedetto Tuzia e il Vescovo Lorenzo Chiarinelli, che non potendo essere presenti hanno assicurato la loro preghiera e il ricordo affettuoso, insieme agli altri Vescovi dell’Umbria, e tutti voi che avete voluto onorare la memoria del nostro caro fratello. Il Signore vi benedica e ricompensi.

Ci mancherai caro Fr Piero, perché la tua presenza faceva quasi parte del paesaggio di Collevalenza. Ti dicevamo scherzando che qui al Santuario passano in tanti, i confratelli e consorelle nei vari servizi, i superiori generali, quelli locali, i tanti pellegrini, ma… l’unico a rimanere eri tu. Oggi anche tu sei partito da questa scena, come ogni mortale, ma siamo sicuri che continuerai in spirito a girare intorno all’altare, o tra i volontari delle piscine dell’acqua, o conversando con gli amici ("… la sai l’ultima?"), e il tuo volto sorridente sarà, nel nostro ricordo, uno sprazzo luminoso di quell’Amore che ci attende tutti nella sua casa per cantare in eterno, senza più ombre né lacrime, le misericordie del Signore. Grazie fratello caro!

Collevalenza, 16 maggio 2019

P. Aurelio Pérez fam

 

Sr. Maria Assunta Tascini eam

Ancella dell’Amore Misericordioso
Marsciano (PG), 15.9.1938 – Collevalenza (PG), 1.5.2019

Cresciuta in una famiglia cristiana, Suor Maria Assunta fin da bambina e poi da ragazza ha partecipato con fedeltà alla vita ecclesiale, lasciandosi guidare spiritualmente da saggi sacerdoti. A 17 anni ha deciso di entrare nella Congregazione delle Ancelle dell’Amore Misericordioso e nel Natale del 1956 ha emesso la sua Prima Professione. Ha presto arricchito il suo cammino formativo con diverse esperienze apostoliche vissute in varie Comunità d’Italia.

Fin dall’inizio del suo cammino nella vita consacrata, Suor Maria Assunta ha dimostrato una personalità docile, con temperamento sensibile e delicato, con buone attitudini materne verso i bambini, i giovani e le consorelle, tanto che le sono stati affidati delicati incarichi nelle Comunità e nel Governo della Provincia "Maria Mediatrice".

Donna intelligente, discreta e timida, ha saputo creare relazioni positive con chi l’ha avvicinata, tanto che sono in molti, bambini e giovani, oggi genitori, a ricordarla con vero affetto e benevolenza, riconoscenti per ciò che ha fatto per ciascuno di loro. Si è prodigata per anni alla promozione di diverse attività pastorali, in favore dei giovani, della Famiglia Religiosa dell’Amore Misericordioso e della parrocchia locale.

Meritano una menzione particolare gli oltre dieci anni in cui ha ricoperto l’incarico di Superiora della Comunità di Fermo - Collegio. Qui, con creatività e lungimiranza, suor Maria Assunta ha saputo far fronte a diverse difficoltà economiche e organizzative come la ristrutturazione della Casa mettendola a norma e l’attuale organizzazione in "Casa Famiglia". La comunità ha così potuto continuare ad accogliere con amorevolezza e secondo lo spirito del Carisma dell’Amore Misericordioso, bambine e adolescenti inviate dai servizi sociali. Suor Maria Assunta ha testimoniato il suo essere Ancella e Madre, con un cuore capace di accoglienza e di ascolto delle preoccupazioni altrui e con una generosità capace di sacrificio.

Nel settembre del 2011, con sofferenza e in docile obbedienza, ap­proda a Fratta Todina, dove è stata, tra l’altro, la Direttrice della Scuola dell’Infanzia Paritaria "Sacro Cuore". Fino all’ultimo, ha continuato a testimoniare con sacrificio la sua attenzione ai bambini e alle famiglie, la fedeltà alla vita comunitaria e alla preghiera. Proprio il sostegno della preghiera le ha consentito, nonostante i limiti della malattia, di continuare a essere persona di relazione, capace di accogliere gli altri. Esemplare è stata la sua capacità nel portare la Croce, affidandosi pazientemente e totalmente alle cure delle consorelle della comunità.

Nel pomeriggio del primo di maggio, mese dedicato alla Madonna si è spenta dopo tanta sofferenza confortata dai sacramenti e dall’affetto delle consorelle e dei suoi cari familiari, consegnando così la sua vita alla Vergine Santa a lei molto cara.

Carissima Suor Maria Assunta, con profonda commozione e gratitudine, ti diciamo: "Grazie, perché ci hai edificato con la tua capacità di soffrire e di offrire fino all’ultimo". Lasci un grande vuoto, ma siamo certe che, dal Cielo, insieme ai tuoi cari defunti: i genitori, il fratello Carlo e tua sorella Suor Teresina, avrai ancora un ricordo per tutti noi che ti abbiamo conosciuto ed amato.

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ultimo aggiornamento 12 giugno, 2019