Verso una cultura della misericordia
A cura del CeSAM
DOTT.SSA FRANCESCA PETETTA
Sinodo dei Vescovi per l’Amazzonia
S
i è svolto nel mese di ottobre, dal 6 al 27, il Sinodo dei Vescovi dedicato al tema "Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale", annunciato da Papa Francesco il 15 ottobre 2017. Il Sinodo, come si legge anche nel documento preparatorio, è stato pensato entro un ambito più ampio rispetto a quello strettamente ecclesiale amazzonico, allo scopo di intercettare tematiche importanti non solo per la Panamazzonia stessa (composta da paesi quali Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Perù, Venezuela, Suriname, Guyana e Guyana francese), ma anche per il futuro dell’intero pianeta: "la realtà specifica dell’Amazzonia e il suo destino - afferma infatti il documento - interpellano oggi ogni persona di buona volontà sull’identità del cosmo, sulla sua armonia vitale e sul suo futuro". Proprio dalla presa in carico delle ferite di coloro che vivono in contesti sociali problematici e, insieme, dalla tutela e dalla salvaguardia di tutti gli ecosistemi, si genera un’opera di evangelizzazione orientata a uno "sviluppo integrale" di tutte le persone e di tutta la persona.Tale progetto di evangelizzazione deve fondarsi su alcune dimensioni: una biblico-teologica che riconosca che "la realtà specifica dell’Amazzonia e il suo destino interpellano oggi ogni persona di buona volontà sull’identità del cosmo, sulla sua armonia vitale e sul suo futuro"; una sociale che promuova "progetti di vita personale, sociale e culturale per mezzo dei quali possiamo alimentare l’integralità delle nostre relazioni vitali con gli altri, con la creazione e con il Creatore"; una ecologica che annunci che "il primo grado di articolazione per un autentico progresso è il vincolo intrinseco fra l’elemento sociale e l’elemento ambientale"; una sacramentale, dal momento che "uno sguardo ecclesiale contemplativo e una pratica sacramentale coerente sono le chiavi per l’evangelizzazione dell’Amazzonia" e una ecclesiale-missionaria, poiché "una delle importanti acquisizioni della coscienza magisteriale della Chiesa è, in effetti, quella di sentirsi chiamata ad «annunziare sempre e dovunque i principi morali anche circa l’ordine sociale, e così pure pronunciare il giudizio su qualsiasi realtà umana, in quanto lo esigano i diritti fondamentali della persona umana o la salvezza delle anime» (CCC 2032; CIC can. 747)".
A tale scopo è stata tematizzata proprio l’importanza di un’azione missionaria della Chiesa che fondi l’evangelizzazione dell’Amazzonia sul dialogo ecumenico e interreligioso, su una pastorale indigena, urbana e familiare, oltre che su un ministero giovanile. Tale progetto deve essere illuminato da una "conversione ecologica" che denunci la violazione dei diritti umani e le pratiche estrattive e che, allo stesso tempo, proponga l’introduzione di un "peccato ecologico" - inteso come "un’azione o un’omissione contro Dio, contro il prossimo, la comunità, l’ambiente" - che ci ricordi sempre che "siamo custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente"
(Francesco, Omelia nella Messa di inizio del ministero petrino, 19.III.2013).
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ultimo aggiornamento
17 dicembre, 2019