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“Come il chicco di grano...” |
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I santi, quando vengono nel mondo, il Signore li manda per cancellare le deformazioni del Suo volto. Madre Speranza è stata suscitata da Dio per ricordare alla Chiesa e al mondo il vero volto di Dio rivelato da Gesù... Nel diario della Madre leggiamo: «Oggi, 5 novembre del 1927, mi sono distratta, cioè ho percorso parte della notte fuori di me e molto unita al buon Gesù, e lui mi diceva che io devo darmi da fare perché gli uomini lo conoscano non come padre offeso dall’ingratitudine dei suoi figli, ma come un padre pieno di bontà che cerca in tutti i modi di poter confortare, aiutare e far felici i suoi figli, e che li segue e li cerca con amore instancabile, quasi che non potesse essere felice senza di loro». La sua è stata una intensa esperienza di Dio Amore Misericordioso, commenta P. Bartolomeo Sorge, sj, il quale nello stupore del suo pellegrinaggio a Collevalenza pronuncia queste mirabili parole: "Davanti a quella tomba, non mi stanco di guardare al di là di ciò che rappresenta, perché vedo in essa il simbolo del futuro cammino della Chiesa. Quella tomba sintetizza mirabilmente il legame tra il carisma di Madre Speranza e la storia dei tempi nuovi. Perché? Arrivando a Collevalenza noi ammiriamo questa grande Basilica; è bella, è degna della gloria di Dio, immagine della Chiesa protesa verso il cielo, una Chiesa dove gli uomini vanno e vengono in gran numero; è accogliente, aperta al mondo, nuova, nella quale tutti si sentono come in famiglia, accolti dai Figli e dalle Ancelle dell’Amore Misericordioso attraverso un servizio sorridente e delicato.Ammiriamo questo tempio, questo "trionfo" come diceva Madre Speranza, e non ci rendiamo conto di che cosa sta succedendo nella Cripta. "Cripta", per definizione, è il luogo più nascosto, più basso di tutto l’edificio.
Noi vediamo il campanile così agile, la Casa del Pellegrino grande ed accogliente, vediamo il Santuario, la Basilica, e non pensiamo che nella Cripta, nel luogo più nascosto, due metri di terreno si sollevano, così come il chicco di grano che gettato a terra la muove e la solleva. Si guarda il campo sconfinato, grande, senza orizzonte, e non si vede che la terra si solleva un po’. È un chicco di grano, piccolo, nascosto nella Cripta, nella base della Chiesa di Dio, che rimuove la terra e annuncia la nuova spiga, la Chiesa dei nostri tempi". (P. Bartolomeo Sorge s j, 8 febbraio 1986 nel 3° anniversario della dipartita di Madre Speranza in cielo)
Festa liturgica della Beata Speranza di Gesù |
Al Santuario di Collevalenza si è vissuta la ricorrenza del 37° anno della Nascita al Cielo di Madre Speranza con un programma ricco di eventi religiosi, musicali e culturali che ha iniziato il 7 Febbraio e terminato domenica 9.
Una gran folla di pellegrini e di giovani sono intervenuti alla Veglia di preghiera con la quale si è aperta, venerdì 7 febbraio, la Festa liturgica della Beata Speranza di Gesù.
Numerosi pellegrini sono giunti da Aosta, Bolzano, Brindisi, una Corale di giovani di Jesi, e ancora da Fermo, Mantova, Perugia, Perugia-Ordine di Malta, Prato, Porto viro, Ravenna, Roma-Casilino, Santeramo, e dalla Svizzera.
Venerdì 7 febbraio alle ore 21,15 nella Cripta, è stata celebrata una Veglia di Preghiera durante la quale è stato svolto il tema del "Profumo" di santità di Madre Speranza particolarmente reso attraente dalla espressiva e toccante testimonianza di Fr Pietro Jacopini FAM. La Veglia è stata arricchita dalla proclamazione della parola di Dio, da alcuni scritti di Madre Speranza e l’animazione dei canti. Un pensiero per aiutare alla riflessione personale è stato offerto anche dal Rettore P. Ireneo Martìn FAM. La veglia si è conclusa con un momento intimo di preghiera intorno alla tomba della Madre, la benedizione e il canto finale.
8 febbraio |
Alle prime luci dell’alba di sabato 8 sono cominciati in Cripta le preghiere dei fedeli e, successivamente, si sono ritrovati un nutrito gruppo di sacerdoti, Figli dell’Amore Misericordioso, e di sacerdoti che hanno conosciuto in vita la Madre, per concelebrare con P. Aurelio Pérez, Superiore generale FAM, la S. Messa del pio transito.
Nel corso della concelebrazione P. Aurelio ha posto in risalto alcune espressioni di Madre Speranza: "chi ama o desidera veramente amare Dio, si sforza di togliere da se tutto quello che a lui non piace ed è molto contento della sofferenza" e ancora "Fa Gesù mio – scriveva M. Speranza in El pan 18, 587 – che abbia sempre in mente che la carità e l’umiltà sono il fondamento della santità e che la raggiungerò solo con il tuo amore". Alto è risuonato il ritornello: "Speranza, Speranza/resta sempre con noi/ insegnaci ad amare Gesù ... Speranza, Speranza/resta sempre con noi/ insegnaci ad amare Gesù". Alla liturgia delle acque ha fatto seguito alle ore 12 la S. Messa del Pellegrino celebrata da P. Ireneo Martìn, Rettore del Santuario. P. Ireneo all’omelia ha tracciato un appassionato profilo della vita e dell’opera di Madre Speranza di Gesù. Hanno partecipato anche i volontari del Santuario e i Cavalieri di Malta.
Alle ore 17,30 ha celebrato la S. Messa Mons. Domenico Cancian, Fam – vescovo di Città di Castello. Padre Domenico FAM, essendo di casa, come gli è abituale, ha parlato della Madre in modo confidenziale e commosso avendo avuto il dono di conoscerla di persona ed esser vissuto durante molti anni vicino a lei. A seguire la Piccola Corale di voci bianche di Roma-Casilino ha voluto essere presente al Santuario per onorare e lodare il Signore per il dono della Beata Madre Speranza. I bambini provengono dalla nostra scuola di Roma-Via Casilina, accompagnati dal Maestro Giovanni De Vecchis che li ha diretto con cura e professionalità. Insieme a loro, oltre le Ancelle, c’era l’attrice Luisa Fattorini, che ha declamato alcuni pensieri di Madre Speranza con intensità e vera partecipazione filiale.
Serata musicale in onore di Madre Speranza |
Sabato 8 febbraio alle ore 21,30 tre gruppi musicali, il Coro Madre Speranza, il Duo siciliano Davide-Manfredi e The Branches di Jesi hanno cantato e suonato in onore di Madre Speranza: tre modi diversi di interpretare la musica con un’unica finalità di far godere al pubblico giovanissimo e meno giovane. La musica, quando si canta e si suona con il cuore ha il potere di unire le varie generazioni e la diversità dei gusti. In questa serata musicale lo spirito materno e gioioso di Madre Speranza ha conquistato ognuno di noi. Il Coro Madre Speranza, diretto dal maestro Marco Venturi, si è esibito all’inizio con un breve repertorio classico presentandoci in modo speciale la figura e l’opera della Beata. Poi la gradita sorpresa del concerto: i giovani Davide Campione al piano forte e Manfredi Tumminello alla chitarra classica, venuti da Palermo e uniti per la musica dal Rettore P. Ireneo, in un pellegrinaggio di un anno fa, durante un’esperienza spirituale forte al Santuario di Collevalenza. Davide e Manfredi laureati rispettivamente in pianoforte moderno e in chitarra classica al conservatorio V. Bellini di Palermo, hanno conquistato fin da subito pubblico e critica con il loro stile musicale in un esibizione sublime, perfetta. Il piatto forte della serata, che si può seguire ora in Youtube, è stato la canzone ...E DIO LA CHIAMÒ SPERANZA, composta ed esibita da Davide Campione e Manfredi Tumminello, parole di P. Aurelio Pèrez. Grande accoglienza, applauditissima da tutti giovani e adulti. Ma la serata non è finita qui. Sono scesi in campo anche i The Branches, gruppo rock cristiano della Diocesi di Jesi, nato nel 2016 dopo la partecipazione alla GMG a Cracovia e composto da 15 giovani dai 17 ai 35 anni. Il loro intento è di annunciare con gioia e testimoniare a tutti, in particolare ai giovani, l’Amore di Dio attraverso la musica. Colta l’attenzione dei più di 200 giovani presenti, il gruppo ha portato avanti il grosso della serata con canzoni ricche di contenuti profondamente cristiani e giovanili. Come nei due eventi precedenti tenutisi a Collevalenza, anche in questa occasione i testi delle canzoni (accompagnati dalle traduzioni per i testi dall’inglese) sono stati proiettati per dar modo ai presenti di cantare insieme alla band. Il risultato è stato formidabile: hanno conquistato il cuore e la mente dei presenti al punto di scatenare la vivacità dell’uditorio. Serata musicale veramente significativa, indimenticabile per tutti noi. I giovani hanno dentro di se tanti valori da scoprire, tante belle risorse. Dobbiamo confidare di più in loro.
Il Card. Montenegro al Santuario di Collevalenza |
Domenica 9, presso l’Auditorium Giovanni Paolo II alla Casa del Pellegrino, il Card. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento ha parlato sul tema "…l’Avete fatto a me!" Il volto di Gesù è il volto dei poveri. Al termine della relazione del cardinale, l’autrice Maria Giuseppina Malfatti Angelantoni ha presentato il suo libro "L’Arte lungo le vie di pellegrinaggio".
Alle ore 11,30 ha presieduto la solenne concelebrazione il Card. Francesco Montenegro Arcivescovo di Agrigento. Al momento dell’omelia il porporato ha detto: "La parola di Dio or ora ascoltata, sembra, detto con gergo sportivo, che abbia voluto preparare la volata a una campionessa come Madre Speranza. Madre Speranza con la sua vita ci fa capire il significato di quelle parole: "Quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti... se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto". Alla conferenza e alla S. Messa hanno partecipato anche le autorità civili e militari. Da rilevare tra gli altri la presenza dell’Assessore dello sviluppo della Regione umbra Dott. Michele Fioroni, la Consigliera Dr.ssa Francesca Peppucci, il Sindaco di Todi Avv. Antonino Ruggiano e il Sindaco di Norcia Dott. Nicola Alemanno.
Alle ore 16 si è tenuta la S. Messa presieduta da Mons. Mario Ceccobelli, Vescovo emerito di Gubbio. Nell’omelia ha esaltato la figura di Madre Speranza e ha voluto ringraziare il Signore per il dono di questa nuova tappa della sua vita qui a Collevalenza come collaboratore, confessore e membro vivo della Comunità FAM al Santuario. Alle ore 17,30 la S. Messa presieduta da Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo di Orvieto-Todi con l’animazione del Coro Madre Speranza. Nell’omelia il Vescovo ha sottolineato la gioia e la gratitudine al Signore per il dono della Beata alla Famiglia dell’Amore Misericordioso e alla Chiesa di Orvieto-Todi. Finita la S. Messa P. Aurelio ha ringraziato la presenza di S. Eccellenza Mons. Tuzia in questa ricorrenza e la sua grande venerazione verso M. Speranza.
Eventi vari |
– Domenica 2 febbraio nel pomeriggio, si è tenuto a Collevalenza l’incontro in occasione della celebrazione della Giornata della Vita consacrata della Diocesi. Alle ore 17,30, Concelebrazione eucaristica è stata presieduta da Mons. Benedetto Tuzia, Vescovo di Orvieto-Todi.
– Sabato 15 febbraio si è riunita la Sottosezione UNITALSI di Todi per ricordare la Madonna di Lourdes. Alle ore 12,00 hanno partecipato alla S. Messa del pellegrino.
-Lunedì 17 febbraio abbiamo avuto la gradita visita di Mons. Thomas Msusa, arcivescovo di Blantyre (Malawi) e di Mons. Alessandro Pagani, bergamasco, vescovo di Mangochi (Malawi). Il 19 febbraio ha visitato il Santuario Mons. Luigi Fabbri Vicario di Viterbo con un gruppo di seminaristi.
– Esercizi spirituali: dal 3 al 6 febbraio hanno assistito ad un corso i sacerdoti della Diocesi di Spoleto accompagnati dal loro Vescovo Mons. Renato Boccardo e predicati da S. Em. il Cardinal Edoardo Menichelli. Dal 9 all’11 febbraio come ogni anno hanno partecipato a un corso di formazione permanente i sacerdoti della Diocesi di Città Castello guidati da Mons. Domenico Cancian. Anche le nostre consorelle hanno assistito ad un corso di Esercizi spirituali tenuti da P. Cesare Bosatra s j dal 15 al 24 febbraio.
– Lunedì 24 febbraio festa della Famiglia dell’Amore Misericordioso. Alle ore 17,00, la Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da P. Aurelio Pèrez FAM. Durante la Celebrazione si è consacrata al Signore come Ancella dell’Amore Misericordioso, Suor Francesca Zafarana di Caltanissetta. Ringraziamo il Buon Gesù per la bellissima e familiare serata trascorsa e accompagniamo con la preghiera questa nostra consorella nella sua prima professione religiosa. Il Signore aiuti Suor Francesca a vivere e gustare giorno dopo giorno la bellezza della vita consacrata e la possa trasmettere ad altri giovani.
Gruppi di pellegrini |
ACLI Collevalenza, Aosta, Aprilia, Arezzo, Assisi, Bolzano, Brindisi, Campobasso, Fermo, Firenze, Malta, Mantova, Matera, Mercatale (AR), Montemurlo, Palermo, Perugia-Gruppo Madre Speranza, Pietrasanta (LU), Porto Viro, Prato, Ravenna, Rimini, Roma, Santa Marinella, Santeramo, Svizzera, Todi UNITALSI, Spinaceto, Viterbo, Varese, Città di Castello, Spoleto, Terni, Loreto, Caserta, Reggio Emilia, Todi (CVS), Jesi, Perugia (Ordine di Malta), Roma-Casilino, Pescara, Africa, Orvieto, Ostia Antica, Cortona, Catania, Messina, Caltanissetta, Romania, Spello, Amelia, Isola della Scala, Verona, Mantova, Spagna, Lavinio, Ronco, Varese.
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ultimo aggiornamento
24 marzo, 2020