P. Ireneo Martín fam

giugno-luglio 2020

 

 

Uso dell’acqua del Santuario

Caro pellegrino, la storia della nostra fede si intreccia nella vita umana interagendo mirabilmente con la realtà che noi viviamo, e Dio rivelandosi e salvando l’uomo, usa ciò che è proprio della natura umana. L’uso dell’acqua va inteso come linguaggio naturale di Dio per entrare intimamente in relazione con noi! Non è un rito magico, ma un linguaggio che rassicura, mediante la bellezza dei segni.

Senza l’acqua non si può vivere, e di questo facciamo quotidianamente esperienza, così come non si può vivere senza misericordia: questo è il senso profondo della Liturgia delle Acque nel Santuario dell’Amore Misericordioso. È un immergersi nella realtà profonda di Dio per prendere consapevolezza della nostra fede. La nostra storia è una storia scritta tra le righe della sofferenza, della gioia, del desiderio di speranza e volontà di cambiamento sino alla vera conversione! L’acqua, ci ricorda l’origine della vita e quella fonte è vita, perché rigenera alla fede mediante il sacramento del Battesimo. L’acqua nella Bibbia diviene elemento privilegiato, con cui la vita si rinnova guarendo da ogni male. Come poter dimenticare l’episodio emblematico della guarigione del cieco nato? È Gesù stesso che gli indica l’acqua, "Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe", per conseguire l’anelata guarigione! Servirsi dell’acqua del Santuario può diventare per ciascuno di noi un sincero desiderio di purificare le nostre fragilità umane! L’immersione nelle acque, sia per ciascuno, il desiderio di Dio, l’abbraccio misericordioso del Padre attraverso il sacramento della Confessione. Per fare un retto uso dell’Acqua del Santuario di Collevalenza, occorre considerare bene i suoi significati spirituali e le ragioni per le quali la Divina Provvidenza ce l’ha donata per mezzo di Madre Speranza. In relazione alla storia del Pozzo che si trova a fianco della Basilica dell’ Amore Misericordioso, occorre sapere che Madre Speranza ne volle fermamente la realizzazione non per iniziativa propria, ma per una chiara ispirazione di carattere soprannaturale. Correva l’anno 1960. Lei ha assicurato che per mezzo di quest’Acqua si rinnoveranno prodigi, cioè si opereranno guarigioni da "gravi infermità", anche incurabili e tra queste "le malattie che la scienza umana non riesce a curare". Lei ha nominato espressamente "la paralisi, il cancro, la leucemia". In questo senso, l’Acqua del Santuario va considerata come segno della Grazia e strumento della Misericordia del Signore. "Usa quest’acqua con fede ed amore, sicuro che ti servirà di refrigerio al corpo e di salute all’anima". Anche una sola goccia! A Collevalenza sei invitato a bere l’acqua, a lavarti il viso o ad immergerti, caro pellegrino.

La ripresa al Santuario dopo il lockdown

Dopo il prolungato lockdown che ha costretto i fedeli a rinunciare fisicamente alla Messa dal 18 maggio, i fedeli hanno potuto partecipare nuovamente alle celebrazioni nel Santuario. È iniziata così una "normalità" diversa da quella di prima. L’andamento generale della ripresa delle celebrazioni eucaristiche aperte ai fedeli è stato contraddistinto nel Santuario da gioia, serenità e ordine, dando così prova di effettiva maturità e responsabilità da parte di tutti. La presenza dei fedeli e dei pellegrini è risultata molto positiva e abbastanza numerosa. Se la pandemia ha "fermato" alcuni fedeli anziani, si sono fatti avanti molti giovani, "nuovi" pellegrini che si sono accostati ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia.

In questo nuovo inizio un ruolo molto importante lo hanno avuto i volontari, che dopo la fase del lockdown sono stati chiamati ad accogliere, vigilare e rassicurare i fedeli per garantire il ritorno alla nuova modalità. Molti hanno finalmente goduto della possibilità di entrare nel Santuario per condividere, anche se a distanza dagli altri, la propria fede. Ci stiamo adattando pian piano, cosa non facile, alla differente modalità di partecipazione pur di celebrare il Signore insieme. Per questo il Santuario seguendo la normativa della Diocesi, ha preparato dei "vademecum", piccoli prontuari di comportamento da seguire per garantire la ricchezza delle celebrazioni comunitarie e dei "percorsi" in piccoli gruppi, senza venir meno alle esigenze di prudenza e di rispetto della normativa vigente.

In collegamento con Papa Francesco

Medici, infermieri, volontari, ma anche guariti da Covid, familiari che hanno visto morire un parente per la malattia e tre mamme, sono alcuni dei testimoni del "tempo della pandemia" che il 30 maggio hanno accompagnato il Rosario presieduto da Papa Francesco nella Grotta di Lourdes dei Giardini Vaticani. La preghiera è iniziata alle 17.30 e ha coinvolto i santuari di tutto mondo. In diretta e in mondovisione sono stati collegati i santuari dei cinque continenti tra cui Lourdes, Fatima, Guadalupe, San Giovanni Rotondo, Pompei e il nostro Santuario. L’iniziativa è stata promossa dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione.

Saluto riconoscente a Mons. Tuzia

Domenica 21 giugno, alle ore 11.30, S. Ecc. Mons. Benedetto Tuzia ha presieduto in Basilica la S. Messa. Il Vescovo dal 28 giugno ha lasciato la Diocesi di Orvieto-Todi per raggiunti limiti d’età. La Famiglia dell’Amore Misericordioso riconoscente al termine dell’Eucaristia, ha ringraziato Sua Eccellenza consegnando l’omaggio di un quadro della Beata Madre Speranza. Tutti noi conosciamo la sua grande devozione verso la Beata manifestata nelle sue parole di ringraziamento al Signore per questo dono. Salutiamo con animo grato Mons. Benedetto per la condivisione di questi otto anni al ministero episcopale in terra umbra apprezzando la sua sapienza e in modo speciale la sua grande umanità nei nostri confronti e dei pellegrini. Grazie di cuore Eccellenza!

Movimento sacerdotale mariano

Anche quest’anno, nel periodo estivo, Il Santuario si è animato con momenti particolari dedicati allo spirito. Una trentina di presbiteri e alcuni laici italiani si sono dati appuntamento, in forma di continuo cenacolo, dal 22 al 27 giugno per il tradizionale corso di esercizi spirituali. Ogni giorno hanno celebrato in Basilica L’Eucaristia, la Liturgia delle ore, il Santo Rosario in latino e due processioni nella piazzale del Santuario. Le meditazioni sono state guidate con riferimento particolare alla loro spiritualità. Tra i vari relatori e conferenzieri la presenza di S. E. Mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo di Ascoli Piceno, che ha presieduto la Celebrazione Eucaristica. Questi esercizi spirituali rappresentano per il movimento mariano un forte momento di crescita nella fede e un’occasione particolare di fraternità sacerdotale in connessione via streaming con tutto il mondo.

Giornate di esercizi spirituali per laici.

Il corso di "Esercizi Spirituali" per laici dal Tema "Percorso Evangelico stile Amore Misericordioso", guidato da Mons. Domenico Cancian FAM, si è tenuto a Collevalenza dal 9 al 11 luglio. Il relatore ha preso in esame il Vangelo di Matteo: spiegando come Gesù ha approcciato con Matteo, come lui ha risposto al suo sguardo "Seguimi"… e come questo incontro ha trasformato la sua vita, di conseguenza come dovrebbe accadere a ciascuno di noi. Agli esercizi hanno partecipato circa una quarantina di persone tra cui volontari AVSAM e in predominanza laici appartenenti all’ALAM in rappresentanza dei gruppi di Collevalenza, Mantova, Ravenna, Roma Spinaceto, Roma Traspontina e Val Tiberina. Oltre alle profonde meditazioni e alle riflessioni personali, ci sono stati momenti celebrativi: l’Eucaristia, l’Adorazione, la Liturgia delle ore, il Santo Rosario, la Novena all’A.M. e la Via Crucis. Nel corso dei tre giorni di ritiro si è respirato un bellissimo clima familiare e di amore fraterno, che ha permesso a ciascuno dei partecipanti di approfondire la conoscenza reciproca. (Alfredo Precone, ALAM)

Insediamento di Mons. Gualtiero Sigismondi

Con una solenne concelebrazione eucaristica tenutasi il 28 giugno nella Basilica Cattedrale di Orvieto, Monsignor Gualtiero Sigismondi ha fatto il suo ingresso ufficiale in Diocesi. Ad accoglierlo le autorità civili, politiche e religiose con l’intera Conferenza episcopale umbra, con il presidente della CEI il Card. Gualtiero Bassetti e con il sindaco, Roberta Tardani. Appena giunto al Duomo è stato abbracciato dal suo predecessore, Mons. Benedetto Tuzia.

Prima della messa monsignor Sigismondi si era fermato sul sagrato salutando i fedeli e manifestando la sua felicità nell’essere stato chiamato da Papa Francesco a guidare la comunità. Il 5 luglio Mons. Sigismondi ha fatto il suo ingresso anche nella Concattedrale di Todi, in occasione della festa della Madonna del Campione.

In visita a Collevalenza

Domenica 19 luglio Mons. Sigismondi ha voluto personalmente visitare il Santuario dell’Amore Misericordioso per la prima volta dopo la sua nomina a vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi. Alle ore 10.30 si è incontrato con i sacerdoti della casa di Accoglienza del VII piano della Casa del Pellegrino con i quali ha goduto un momento bellissimo dove, quale buon pastore, ha aperto il suo cuore di padre e fratello al "suo amato clero". Alle ore 11 davanti al Crocifisso dell’A. M. ha pregato e ricordato ai presenti il suo messaggio e progetto iniziale per la Diocesi di Orvieto-Todi con i due "polmoni spirituali": quello del Ss. Corporale di Orvieto e quello irrorato dall’Amore misericordioso di Collevalenza. Si è poi fermato davanti alla tomba di Madre Speranza, dove in ginocchio sul pavimento ha recitato la preghiera per i sacerdoti, poi... un momento di silenzio interrotto dal canto della corale di Collevalenza: Esperanza ALhama... L’incontro con Sua Eccellenza si è concluso con la Concelebrazione Eucaristica in Basilica alle ore 11,30 e il pranzo fraterno con la comunità del Santuario.

Foto di gruppo

 

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ultimo aggiornamento 19 agosto, 2020