P. Ireneo Martín fam

Aprile 2021

 

 

PORTALE DELLA SETTIMANA SANTA

Il 28 marzo 2021 ha inizio la Settimana Santa. La liturgia della Domenica delle Palme e della Passione del Signore è caratterizzata dal solenne ingresso di Gesù in Gerusalemme, cui segue la memoria della Passione. È anche il grande "portale" che idealmente ci introduce nel cuore dell’Anno liturgico, il Triduo pasquale.

Nel fluire del tempo, la Chiesa celebra il Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo, quale culmine di tutto l’anno liturgico, che illumina il senso della vita cristiana. Portale d’accesso a questi giorni santi è la celebrazione vespertina del Giovedì Santo che commemora l’Ultima Cena, nel segno di una vita esposta, donata e consegnata: l’amore si fa servizio e dono, nel gesto di un Dio in ginocchio davanti agli uomini per lavare loro i piedi, e nel simbolo di un pane spezzato e del vino versato, profezia della consegna totale della vita. La liturgia del Venerdì Santo sosta sul mistero della morte di Cristo e trova il suo centro nella Croce, strumento di morte, diventato luogo luminoso, in cui la gloria di Dio si manifesta nella debolezza mortale di un amore vissuto sino alla fine. Nel Sabato Santo, la Chiesa contempla il "riposo" di Cristo nella tomba: è il silenzio sospeso dell’attesa, della speranza contro ogni speranza. Così la Veglia pasquale fa risuonare di nuovo l’Alleluia, nella luce del Cristo risorto, centro e fine del cosmo e della storia. "A volte il buio della notte sembra penetrare nell’anima e il cuore non trova più la forza di amare… Ma proprio in quel buio Cristo accende il fuoco dell’amore di Dio: un bagliore rompe l’oscurità e annuncia un nuovo inizio... Cristo ha vinto la morte, e noi con Lui. La nostra vita non finisce davanti alla pietra di un sepolcro. Come cristiani siamo chiamati ad essere sentinelle del mattino, che sanno scorgere i segni del Risorto, come hanno fatto le donne e i discepoli accorsi al sepolcro all’alba del primo giorno della settimana" (Papa Francesco).

Giornate in rosso

Un anno fa le immagini di Papa Francesco solo nel Vaticano, per tutta la settimana Santa, avevano fatto il giro del mondo. Quello che l’Italia stava vivendo era solo l’inizio di una pandemia che avrebbe travolto il mondo intero. Un anno fa, ad aprile, c’erano tanto smarrimento, paura, sofferenza. Così le immagini di quella settimana Santa anomala avevano colpito tutti. E l‘Italia si era ritrovata unita nella preghiera con Papa Francesco. Ma se ci avessero detto che un anno dopo, avremmo rivisto il Papa, ancora una volta da solo, o comunque accompagnato da pochissime persone nel triduo Pasquale, difficilmente ci avremmo creduto. E invece anche Pasqua 2021 e tutte le celebrazioni nel nostro paese e al Santuario sono state accompagnate da giornate in rosso. Non il rosso della passione ma il rosso delle regioni che sono ripiombate in un nuovo lockdown di tre giorni. Sabato 3 aprile, domenica 4 aprile, lunedì 5 aprile 2021 sono stati infatti giorni in rosso. Le chiese, come anche il nostro Santuario, a differenza di quanto succedeva lo scorso anno, sono rimaste aperte, nel pieno rispetto delle norme anti Covid19, con una discreta presenza di fedeli durante le Celebrazioni tranne la Domenica delle Palme e il giorno di Pasqua con un afflusso molto più elevato di fedeli.

Domenica delle Palme

Domenica 28 marzo alle ore 11.30 P. Aurelio Pérez FAM ha presieduto in Basilica la S. Messa delle Palme preceduta, come tradizione, dalla benedizione dei rami di ulivo che ognuno si è portato da casa all’interno del portone di entrata. Per motivi legati alle disposizioni sanitarie, non è stato possibile svolgere il rito sul sagrato all’esterno con la tradizionale processione. Dopo la benedizione delle palme e la lettura del Vangelo il celebrante ha esortato l’assemblea a seguire con il cuore e con la mente dal proprio posto l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Con gioia i fedeli hanno elevato palme e rami di ulivo mentre in processione il Celebrante con i ministranti hanno raggiunto l’altare. Poi è iniziata la S. Messa animata dalla Corale Madre Speranza.

Messa crismale

Alla sera del mercoledì santo 31 marzo, il Vescovo Mons. Gualtiero Sigismondi, nel bellissimo Duomo di Orvieto, ha presieduto la Messa crismale, nel corso della quale ha consacrato il sacro crisma e benedetti gli oli degli infermi e dei catecumeni. La Messa crismale è stata anche un momento particolarmente significativo di comunione per il clero diocesano. È infatti il giorno in cui si fa memoria dell’istituzione del sacerdozio ministeriale, in occasione della quale tutti i sacerdoti hanno rinnovato le promesse della loro ordinazione.

Triduo pasquale

Giovedì Santo 1 aprile 2021, alle ore 17.00 durante la celebrazione in "Cœna Domini", abbiamo potuto rivivere l’Ultima Cena, riattualizzando nel memoriale eucaristico l’evento del Cenacolo senza la tradizionale "Lavanda dei piedi" per evitare il rischio dei contagi. La Concelebrazione è stata presieduta da Mons. Mario Ceccobelli. Al termine della celebrazione eucaristica è seguita l’Esposizione solenne del SS. Sacramento nella Cappella del Crocefisso, luogo nel quale per tutta la notte religiosi e religiose si sono turnati in adorazione. Alle 20.45, un’ora santa di adorazione comunitaria, ci ha permesso di sostare davanti Gesù Eucarestia in un clima di profonda preghiera. Venerdì Santo, alle 15.30, il pio esercizio della Via Crucis ci ha permesso di meditare stazione dopo stazione il susseguirsi degli eventi della passione di Gesù alla luce delle meditazioni di Madre Speranza.

L’azione liturgica della Passione del Signore è stata presieduta dal Rettore del Santuario, P. Ireneo Martìn. Nell’omelia, egli ha sottolineato come il punto di congiunzione tra l’umanità sempre più smarrita e Dio Padre sia la croce. "È necessario contemplarla, ha detto, per riscoprire che l’Amore Misericordioso di Cristo trasforma in gioia il dolore immenso dell’umanità". L’annuncio della Pasqua è giunto nella Basilica in tutta la sua potenza nella solenne Veglia Pasquale presieduta da P. Aurelio Pèrez FAM, è stato un momento di speciale comunione. Dopo più di un anno in cui tutto il mondo ha lottato contro il Covid19, l’orario di inizio anticipato alle 19 ha permesso a tanti fedeli di partecipare in presenza alla più importante delle veglie per i credenti. La processione del cero attraverso la Basilica al buio ha simboleggiato l’arrivo della Risurrezione di Cristo nelle tenebre che avvolgono il mondo. Il Canto poi dell’Exultet, eseguito da Fr. Massimo Tofani, ha accolto la luce del cero sul presbiterio. E alla luce della Parola di Dio dell’Antico Testamento, siamo stati introdotti nel momento glorioso della Resurrezione, nel giorno della Pasqua, giorno del trionfo della luce, giorno in cui le campane altro non hanno fatto se non suonare a festa. La Domenica di Pasqua è stata illuminata da un sole splendente, una luce che rimanda al cero pasquale, acceso nella Veglia della notte. Nella mattinata si sono succedute le celebrazioni eucaristiche, culminate nel­la solenne Liturgia Eucaristica delle 11.30 trasmessa via streaming e presieduta da P. Aurelio Pèrez.

Il 25° anniversario dell’ALAM

Per favorire una maggiore condivisione del proprio carisma con i Laici ed una più stretta ed efficace collaborazione, la Famiglia religiosa dell’Amore Misericordioso il 14 aprile 1996 ha dato vita all’Associazione laicale Amore Misericordioso con sede a Collevalenza. Tale Associazione consiste in un’unione di laici cristiani che partecipano, secondo la loro vocazione specifica, al carisma, alla spiritualità, e alla missione della famiglia religiosa dell’Amore Misericordioso. (Sta­tuto LAM art.1)

Il fine dell’Associazione è di favorire la santità della vita cristiana nei laici e di coinvolgerli più attivamente nella diffusione del vangelo, secondo le indicazioni del magistero della Chiesa alla luce della spiritualità dell’Amore Misericordioso (Statuto LAM art.2).

La presa di coscienza del fondamentale ruolo dei Laici nell’Evangelizzazione del mondo contemporaneo è uno dei segni del tempo per la Chiesa, e anche per noi, Famiglia religiosa, è un segno che ci interroga e ci apre orizzonti inediti.

"Quando 25 anni fa nasceva l’Associazione, sotto la spinta dei nostri Capitoli generali FAM ed EAM, fatta propria con entusiasmo dai superiori generali di allora P. Lucas e Madre Mediatrice, e raccolta dai primi LAM capeggiati dal compianto Gaetano Storace, ha manifestato il Superiore generale FAM P. Aurelio Pérez, non avremmo pensato che in pochi anni la piccola pianta avrebbe cominciato a crescere con vigore in varie parti del mondo". Per questa memorabile ricorrenza del 25° Anniversario, nel momento particolare del Covid19, il Coordinatore internazionale Federico Antonucci insieme al suo Consiglio, il 17 aprile 2021 ha organizzato, alle ore 21 d’Italia, un bellissimo incontro on-line per ringraziare l’Amore Misericordioso. La partecipazione collettiva e famigliare ha raggiunto il suo apice quando è stato progettato un video commemorativo condotto magistralmente da Madre Maria Luisa Alvarez, che ripercorreva i momenti salienti di questi 25 anni. Le espressioni dei volti e le parole sentite di alcuni nostri fratelli, che ormai non sono tra noi, ci hanno commosso e positivamente spronato a dare il meglio di noi stessi per questa grande causa. Con la Superiora generale EAM, M. Speranza Montecchiani: "...vogliamo ringraziare e benedire l’Amore Misericordioso in questo 25° Anniversario della nascita dell’Associazione ALAM, chiedendogli con fiducia filiale il dono della piena fedeltà allo spirito e agli insegnamenti lasciatici dalla Beata Madre Speranza di Gesù".

Foto di gruppo
Domenica delle Palme Giovedì Santo Veglia Pasquale
Veglia Pasquale Domenica di Pasqua Gaetano Storace Primo Convegno Internazionale ALAM 2018

 

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ultimo aggiornamento 08 maggio, 2021