Il tuo Spirito Madre

a cura di P. Mario Gialletti fam

Lo scambio mistico del cuore
(dicembre 1951)
Da una memoria, scritta,extra-processuale,di P.Gino Capponi FAM

 

«Un fenomeno che ho constatato una sola volta e che mi ha fatto impressione è stato quello che potrei chiamare il cambio o lo scambio del cuore. Nel riferire questo, attingo ad alcune confidenze fattemi dalla Ma­dre, ovviamente non in confessione.

Tutto veniva dal grande desiderio e santa ambizione di voler amare Ge­sù più di chiunque altro. Il solo pensiero che ci fosse un’anima che amasse il Signore più di lei, destava nel suo cuore uno slancio per amarlo ancora di più. Se poi, per caso, il Signore stava senza farsi vedere per qualche giorno, allora erano sofferenze in lei, perché le veniva il dubbio di averlo offeso o, per lo meno, tra­scurato in qualche cosa.

Non mi meravigliava più se talvolta la sentivo chiedergli: "Signore, chi è che ti ama più di me? Non per egoismo, ma per darti tutto ciò che ti aspetti da me, io voglio amarti più di chiunque". Spesso ho pensato che il Signore stesso stimola le anime generose a questo gioco, interpellandole come fece con Pietro: "Mi ami tu più di costoro?". Evidentemente, la Madre prendeva fuoco a questa provocazione divina e molti­plicava se stessa, per dargli soddisfazione secondo le sue aspettative.

A un certo momento, ha desiderato amare Gesù come lo amava sua Madre, la stessa Maria Santissima. Ma, nel dubbio che lui le chiedesse tanto, tanto, amore ancora, gli fece una proposta: "Signore, vorrei amarti con il cuore tuo; non me lo presteresti il cuore tuo, perché io ti possa amare tanto, tanto?". Il Signore la sconsigliò di chiedere tanto, non le sarebbe convenuto. Lei insistette per giorni e giorni.

Fu accontentata, ma da quel mo­mento in poi, la Madre assunse un modo di respirare così intenso che cominciò a preoccuparmi; e anche lei infine credeva di non resistere. Era felicissima, ma soffriva. Diceva che non avrebbe mai creduto che non solo un cuore di uomo non le conveniva, ma addirittura un cuore divino non lo sosteneva. Felice, tuttavia, di amare Gesù con il suo stesso cuore.

Resistette un giorno, poi mi disse che se il Signore avesse voluto, le avrebbe chiesto di poter riavere il suo cuore di sempre. Contenta, comunque, che Lui per un giorno si era tenuto il cuore di lei: avrebbe avuto ora un cuore rinnovato. Tornati ognuno con il proprio cuore, il respiro della Madre riprese normale.

Fenomeno mistico di portata superiore, che ebbe risonanze anche esterne con l’immediata conseguenza di una maggior tensione verso il buon Gesù e tanta dispo­nibilità per quanto Lui stava per chiederle. Eravamo ancora ai primi tempi. Poi la Madre si buttò nelle realizzazioni che il Signore le chiese a Collevalenza, soprattutto il Santuario e il complesso annesso. Non so se alludesse a questa esperienza quando, soffrendo poi incomprensioni e contrasti, si lamentava col Signore e scherzando diceva: "Prima mi hai preso con le caramelle. Forse perché volevi legarmi a Te e avevi paura che le sofferenze mi avrebbero scandalizzato".

Pronta ad amare il suo Gesù più di chiunque...».

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ultimo aggiornamento 09 luglio, 2021