Omelia del Vescovo Domenico Cancian fam 40º anniversario della nascita al cielo della beata Madre Speranza. |
E
sattamente quarant’anni fa (alcuni di noi erano presenti), proprio a quest’ora, la nostra beata Madre Speranza completava il suo pellegrinaggio terreno e volava incontro allo Sposo, el buen Jesús. Siamo qui a benedire il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo per questo immenso dono, per noi Famiglia dell’Amore misericordioso, per i laici dell’Amore misericordioso, per la Chiesa, per i sacerdoti, per i poveri, per le tantissime persone che l’hanno incontrata. Alcuni di noi abbiamo sperimentato personalmente e custodiamo nel nostro cuore la sua tenerezza materna, la sua esemplare testimonianza come fedele Ancella dell’Amore misericordioso. Con i suoi tipici tratti: occhi luminosi, cuore infiammato d’amore, mani operosi e infaticabili.La
Chiesa oggi, insieme alla beata Madre Speranza di Gesù, ricorda San Girolamo Emiliani, un santo della carità, morto appestato mentre curava i malati e santa Giuseppina Bakhita, una schiava africana maltrattata, divenuta suora Canossiana dopo aver perdonato coloro che l’avevano abusata.In modo diverso questi santi hanno testimoniato la potenza dell’Amore divino nelle loro fragili persone.
In questa celebrazione eucaristica vogliamo mettere alcune particolari intenzioni: invocare per intercessione della Madre Speranza la pace nel mondo, l’aiuto e il conforto per le vittime delle guerre, dell’ingiustizia e delle calamità naturali (pensiamo alle persone coinvolte nel terremoto in Turchia e Siria); per il nostro confratello vescovo P. Armando che oggi si sottopone ad un difficile intervento chirurgico; per i confratelli e consorelle che oggi celebrano tappe particolari del loro cammino religioso, per fr. Rosario che riceve il diaconato, per i primi due novizi vietnamiti; per tutti i presenti.
Cosa Madre Speranza ci vorrà dire oggi alla luce della Parola ascoltata?
Oso proporre tre esortazioni che provengono dalla sua straordinaria esperienza.
1.
"Ripetete spesso anche voi le due parole che sono state al centro della mia vita: Jesús mio".Fratelli e sorelle, queste due parole dicono in modo semplice e denso il rapporto profondo e fondante tra Gesù e lei. Gesù l’ha guardata con amore e misericordia, innumerevoli volte le ha parlato, l’ha formata secondo il suo cuore, l’ha fatta sua sposa, le ha proposto via via tante grandi cose.
E lei ha creduto, si è lasciata amare, l’ha messo al centro del suo cuore e della sua mente. Ha pregato tanto perché la sua mente e il suo cuore fossero fissi in Lui. È diventata Ancella del suo Amore Misericordioso, sua sposa fedele. Appunto: Speranza di Gesù. Come dice il Salmo: "Il Signore è il mio bene, è lui la mia speranza".
Fede viva in Lui è la prima eredità che lei ci lascia nel suo testamento. Tutto proviene dalla comunione con lui, intensa, totale. "La fede, scrive Madre Speranza, è il principio fecondo della santificazione, senza cui è impossibile piacere Gesù".
La prima lettura ci dice: Confidate sempre nel Signore che non ha mai deluso nessuno.
Il Signore è clemente e misericordioso: perdona i peccati, salva nella tribolazione e protegge coloro che lo ricercano sinceramente.
Il Salmo ci faceva rispondere: "Signore, il tuo Amore è per sempre. Ti rendo grazie con tutto il cuore, hai ascoltato le parole della mia bocca. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza. Signore, non abbandonare l’opera delle tue mani!".
La
Madre potrebbe ripeterci: "Figli miei, su di Lui potete sempre contare, potete porre in Lui la vostra speranza come l’ho messa io. Che non a caso portavo questo nome. Mettetevi nelle sue braccia come un bambino in seno a sua madre, abbandonatevi all’Amore misericordioso del Signore".Fede viva e speranza certa. Il peccato più grave è non credere alla sua misericordia, scoraggiarsi, intristirsi e peggio ancora disperare (oggi rileviamo tanta tristezza e disperazione, perfino suicidi). Il Signore può e vuole salvarci in ogni situazione, offrendoci tutte le grazie necessarie, come del resto abbiamo costatato nella nostra vita. "Io, ci dice la Madre, l’ho sperimentato tante volte. Posso assicurarvi che Lui è sempre al nostro fianco come padre, amico e fra
tello».
2.
"Tenete davanti agli occhi il Crocifisso dell’Amore misericordioso e fate il percorso del chicco di grano. Todo por amor".Ges
ù si paragona al chicco di grano ed anche Madre Speranza si è richiamata a questa similitudine (ripresa dell’architetto La Fuente nel disegnare ed eseguire la tomba dov’è deposta). Madre Speranza ha accettato come Gesù di percorrere coraggiosamente tutte le tappe dolorose del cammino del chicco di grano: di essere messo sotto terra e marcire (umiltà), di crescere in mezzo alle intemperie (freddo pioggia sole vento… con perseveranza e fortezza), di essere macinato per diventare farina, di essere impastato e cotto per diventare pane buono, pronto per essere mangiato e nutrire gli affamati.Madre Speranza si è lasciata guidare dall’Amore di Gesù che ha dilatato il suo cuore ad una feconda maternità capace di sentire e accogliere come figli e figlie la Famiglia dell’AM, i tanti sacerdoti per i quali più volte si è offerta vittima, ogni genere di poveri e sofferenti ottenendo per loro un’infinità di grazie.
Un cammino illuminato da tanti doni del Signore e allo stesso tempo costellato di mortificazioni e sacrifici che l’hanno resa molto partecipe della Passione di Gesù impressa nella sua carne. Ha sopportato tante vessazioni del maligno e lei stessa si è cercate non poche penitenze per sintonizzarsi sempre più con Gesù crocifisso per amore. Si è lasciata infiammare del suo Amore, anzi più precisamente da una fede viva, una speranza certa e una carità ardente: è l’eredità consegnata a noi nel suo testamento.
Oggi si rivolge a noi così: "Figli miei, fate anche voi il percorso di Gesù e mio. Camminate insieme uniti come fratelli e sorelle nella strada della pace e dell’amore, l’unica che dà senso pieno a questa vita che è già vita eterna. Vivete la fraternità fondata nel comandamento di Gesù, nell’unità per la quale Gesù ha pregato tanto. Anch’io, se vi ricordate, ho supplicato insistentemente perché vi tenesse uniti a Lui e tra di voi. Così da essere "una sola cosa". Perdonatevi, aiutatevi, siate generosi, come vi ho lasciato scritto nel testamento.
Siate un segno vivente dell’Amore misericordioso di Gesù nel mondo tormentato dalle guerre, dalle disuguaglianze, dall’individualismo e anche da tragiche calamità. Portate ovunque e sempre la speranza, la consolazione e la tenerezza di Gesù. Fatevi guidare dal suo Amore sconfinato".
3.
Ringraziate e benedite sempre il Signore.Cantate insieme a me e ai santi: eterna è la sua Misericordia! La misericordia del Signore infatti è il filo d’oro che attraversa tutta la storia umana di generazione in generazione. Lo ripetono all’infinito tanti salmi che invitano alla gratitudine.
È il canto di Maria: grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente volgendo lo sguardo all’umiltà della sua serva!
Dice San Paolo: Dio ha scelto quello che è stolto per il mondo per confondere i sapienti, quello che è debole per confondere i forti, quello che è disprezzato per ridurre al nulla chi si vanta.
Ges
ù solo è la sapienza, la giustizia, la santità. Solo a Lui gloria!Madre Speranza, molto convinta, diceva: non mi sono inventata nulla, non è stata roba mia, è venuto tutto da Lui che ha voluto benignamente servirsi di una povera donna per far risaltare ancor più il Suo Amore misericordioso per gli uomini di oggi i quali hanno particolarmente bisogno di incontrare il volto paterno e materno di Dio, di sentirsi da Lui abbracciati, perdonati, accompagnati con tenerezza.
Grazie Madre della tua stupenda testimonianza.
Nella gioia del Paradiso, insieme alle consorelle e ai confratelli che ti hanno raggiunto, rivolgi al buon Gesù la supplica che hai scritto nel testamento: "Chiedo al buon Gesù che siano lui e la gloria di Dio il movente delle azioni di tutti i figli e le figlie; che sia sempre il loro avvocato. Fa, Gesù mio, che nell’ora della morte di tutti i figli e le figlie, pieni di amore e di fiducia, possano dire ciò che io ti dico in questo momento, confidando nella tua carità, amore e misericordia: Padre mio, nelle tue mani affido il mio spirito" (Testamento, 22.3.55).
Chiedi per noi a Gesù quello che qui in terra chiedevi per te: "Fa, Gesù mio, che l’anima mia esca da me ed entri in te; che nella fornace del tuo amore divino si purifichi da tutte le scorie, brilli, diventi capace di infiammare a sua volta e sia docile alle tue divine ispirazioni; e, illuminata da te, rifulga sempre dei divini splendori del tuo amore, della tua carità e del tuo sacrificio, e con essi illumini tutti quelli che mi circondano…
Ges
ù mio, consegnami e raccomandami alla tua dolce Madre, mettimi in quelle delicate mani che educarono te, Figlio di Dio Padre… Di’ per me alla tua dolcissima Madre: ricevi questo figlio nelle tue cure materne, te lo raccomando con tutta l’insistenza del mio amore divino; veglia, Madre, su di lui e presentamelo limpido ed educato da te secondo sentimenti del mio cuore".
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ultimo aggiornamento
20 marzo, 2023