Pensieri della Madre Speranza nel 1933 (El Pan 2, 61-69)
I
n questi tempi nei quali l’inferno lotta per togliere Gesù dal cuore dell’uomo, è necessario che ci impegniamo assai perché l’uomo conosca l’Amore Misericordioso di Gesù e riconosca in Lui un Padre pieno di bontà che arde d’amore per tutti e si è offerto a morire in croce per amore dell’uomo e perché egli viva.Ricordiamo all’uomo e facciamo conoscere al bambino le sofferenze di Gesù per la nostra redenzione. Facciamo vedere loro che Dio non è un Padre desideroso di castigare, ma un Padre pieno di misericordia che ci attende per perdonarci. Anche se fossimo i maggiori peccatori non dovremmo temere, perché il suo Cuore misericordioso ci perdona e ci ama con amore infinito.
Sforziamoci di praticare la carità, l’amore al prossimo e di vivere uniti a Gesù dimentichi di noi stessi. Aiutiamoci scambievolmente con carità, amore, fiducia fraterna, senza cercare altro che la gloria di Gesù. Baciamo con amore la croce e l’ostia ad essa unita che riposa sul nostro petto per ricordarci che dobbiamo offrirci a Gesù come vittime e ostie viventi. Non ci sembri duro il sacrificio, anzi desideriamolo sempre e sia questa la prova più sicura dell’amore a Gesù.
Rimaniamo molto uniti a Gesù, nutriamo per Lui un amore ardente e un sacro rispetto; nello stesso tempo imprimiamo l’immagine di Gesù nel cuore del bambino. Quanto è doloroso vedere che tanti uomini non lo conoscono e perfino dei religiosi agiscono praticamente come se non lo conoscessero. Che pena! E pensare che Gesù chiama queste anime per unirsi a loro più intimamente, per guidare la loro mente, il loro cuore e aiutarle nella sofferenza. Egli gode presentando personalmente all’eterno Padre tutti i loro sacrifici. Mentre loro sono agitate, confuse, seguendo una serie incredibile di sciocchezze. Le letture spirituali che presentano le verità fondamentali della religione le stancano e così pure una meditazione impegnativa, ecc., mentre passerebbero tutto il giorno a leggere cose che secondo loro riempiono di fervore, mentre in realtà lasciano freddo il cuore.
Credo che un’anima, che non si unisce a Gesù in tutto, non possa amarlo; e senza amore il suo cuore si raffredda. Turbata sarà la sua immaginazione, instabili i suoi sentimenti verso il prossimo, non potrà aiutare i fratelli e provvedere nutrimento solido alle anime dei bambini, né imprimere nei loro cuori l’immagine di Gesù; questi non potranno mai conoscerlo come Padre, non impareranno a stargli vicino e comunicargli le proprie pene e le proprie gioie. Io credo che prima di tutto dobbiamo unirci all’Amore Misericordioso, considerarlo nostro buon Padre e chiedergli che ci tenga sempre uniti a Lui. Allora potremo fare del bene ai nostri fratelli, particolarmente in questi tempi nei quali l’inferno è impegnato a strappare Gesù dal cuore dei piccoli privandoli di ogni istruzione religiosa.
Desidererei anche che allontanassimo da noi quella serie di devozioni meschine, vuote, che generalmente sogliono rimpicciolire il vero spirito cristiano e non ci fanno abbracciare la carità, l’amore, la sofferenza.
Sforziamoci di far capire ai fratelli che Gesù è per tutti un Padre buono, che ci ama di amore infinito, senza distinzioni. L’uomo più perverso, il più miserabile e perfino il più abbandonato è amato con immensa tenerezza da Gesù, che è per lui un Padre e una tenera Madre. Gesù non fa differenze tra le anime; se non per concedere ad alcune grazie straordinarie o particolari, per prepararle a maggiori sofferenze e ad essere parafulmini dei loro fratelli.
Io paragono l’amore di Gesù al cuore umano che manda il sangue fino alle estremità del corpo portando la vita anche alle membra più povere. I palpiti dell’Amore Misericordioso fanno altrettanto. Il cuore di Gesù batte con amore immenso per tutti gli uomini. Batte per le anime tiepide, per i peccatori, per le anime sante e quelle fervorose, per gli infedeli e gli eretici, per i moribondi e le anime del Purgatorio e per i beati che glorifica in cielo.
Così deve essere il cuore cristiano, e soprattutto il cuore di un religioso. Dev’essere grande come il mondo; il suo amore deve abbracciare ogni essere vivente, comprese le anime del purgatorio. Tanti sono i motivi per amare gli altri, ma a noi deve bastare questo: «Gesù ha dato la sua vita per loro; io devo sacrificarmi e contribuire alla salvezza di tutti gli uomini e alleggerire le sofferenze delle povere anime del Purgatorio». Per loro offriamo la nostra sofferenza e ogni nostro lavoro.
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ultimo aggiornamento
15 luglio, 2023