Pensieri della Madre Speranza nel 1933 (El Pan 2, 61-69)
La più grande felicità che si può provare sulla terra e che si può assaporare come anticipo del cielo, è vivere uniti a Maria
S
e qualcuno ha avuto la disgrazia di offendere Gesù, non esiti un istante, corra da Lui per chiedergli perdono perché egli l’accolga come Padre buono poiché Egli l’attende con grande trepidazione e tenerezza. Allora vedrete come l’Amore Misericordioso vi stringerà a sé con l’infinita dolcezza del suo cuore e vi meraviglierete di costatare che Egli stesso vi ha attirato a sé proprio quando lo credevate adirato e pronto, con la spada in mano, a vendicarsi delle offese ricevuteE non si ferma qui la sua bontà. Egli promette a questa anima di spalancarle le porte del cielo se d’ora in poi si comporterà come autentica consacrata e amerà con affetto filiale la Santissima Madre, nella quale, dopo Gesù, si deve riporre tutta la fiducia.
Credo che ogni creatura, ma specialmente noi della famiglia dell’Amore Misericordioso, dobbiamo essergli molto riconoscenti e dimostrargli il più possibile questa gratitudine. Sforziamoci di essere molto caritatevoli, pazienti, sacrificati e impegnati ad eliminare ogni imperfezione per imitare tutte le virtù di Dio. Ricordiamoci che Gesù ci chiede di essere non anime comuni, ma sante; che con il buon esempio contribuiamo alla santificazione dei fratelli e che il nostro distintivo sia un cuore materno arricchito delle suddette virtù. (el pan 2,40-41)
Egli sapeva molto bene che per camminare sulla via del dolore e del sacrificio avevamo bisogno dell’affetto di una madre. Infatti quando c’è la mamma non esistono pene insopportabili, perché il loro peso non ricade tutto e solo su di noi: lei ci è sempre accanto a sostenere il peso maggiore. Gesù, che ben conosce le necessità del cuore umano, ci ha donato Sua madre, avendo prima sperimentato Egli stesso sulla croce l’eroismo di una Madre così buona, la sua fedeltà, il suo amore, la sua incoraggiante compagnia. Gesù aveva presente anche la grande necessità del religioso di essere sostenuto e aiutato da una Madre. Ricorriamo perciò a Maria con affetto e fiducia filiale, ricordando che Gesù, donandoci come madre la Vergine purissima, ha arricchito il suo cuore di misericordia materna, perché avesse compassione delle pene dei suoi figli.
Chi ama la SS. Vergine non deve mai temere, perché lei è tutto e si incarica di arricchire le nostre offerte prima di consegnarle a Gesù. Ricordiamo che non si può possedere Gesù se non per mezzo di Maria. La più grande felicità che si può provare sulla terra e assaporare come anticipo del cielo, è vivere uniti a Maria. Questa felicità è immensa e ci prepara alla suprema felicità di vivere uniti a Gesù; infatti il mezzo più efficace per purificarci e consolidare la nostra unione con l’Amore Misericordioso, è Maria. Io credo che quando andiamo a Gesù per Maria, è doppia la gioia e più pieno il possesso di lui.
Man mano che l’anima progredisce nella conoscenza e nell’amore di Gesù, la sua vita si semplifica ed anche la sua contemplazione che diventa via via più semplice, più elevata, più perfetta, dal momento che l’unico suo oggetto è Dio, la sua bontà, la sua misericordia e la sua carità verso chi lo ha offeso. Quest’anima arriva a sentirsi rivestita della bontà, dell’amore e della misericordia di Gesù; le sembra di essere un abisso senza fondo, capace di assumere e annientare tutte le malvagità dei fratelli. Ed è veramente così, perché l’anima si eleva verso Gesù implorando il perdono e la misericordia per i poveri peccatori ed Egli non glielo può negare; anzi, al contrario, si compiace di concederle quanto gli chiede in loro favore.
E se questa anima ricorre alla SS. Vergine con affetto filiale e riponendo in lei, dopo Gesù, tutta la sua fiducia, può in ogni momento rivolgersi a questa Madre per invocarne la protezione sui fratelli con la sicurezza che essi saranno aiutati dalla misericordia di Gesù.
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ultimo aggiornamento
15 luglio, 2023