Attualità |
a cura di Alexandru-Cristinel Chiriches Fam |
V
orrei condividere questa grande gioia dell’Ordinazione Sacerdotale di Padre Filippo Digregorio Figlio dell’Amore Misericordioso, a cui ho partecipato insieme ai miei confratelli da varie parti del mondo. Con le nostre comunità ci siamo riuniti in preghiera per questo evento avvenuto il 13 luglio 2024 nella parrocchia Sant’Erasmo a Santeramo in Colle (BA), città di origine di Padre Filippo. Il vescovo consacrante è stato Mons. Giuseppe Russo, Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti.Varie volte abbiamo ascoltato dalla voce di Padre Filippo il racconto della sua storia vocazionale in un modo molto semplice e umano: "Non ero felice, e stavo cercando la vera felicità". Con questo desiderio di felicità è iniziato un discernimento vocazionale, sostenuto anche dalla partecipazione ai campi estivi organizzati sia dalla sua parrocchia che a Collevalenza e a Fermo. Col tempo è maturato in lui il desiderio di vivere più unito a Gesù Amore Misericordioso e così ha iniziato il suo percorso formativo e universitario nella comunità di Fermo, proseguendolo poi a Campobasso con l’anno di noviziato, a Roma per gli studi teologici e a Collevalenza per l’esperienza apostolica.
Madre Speranza nel suo insegnamento ai Figli e alle Ancelle ripeteva sempre: "È tutto grazia di Dio, per questo dobbiamo amarlo con tutto il cuore". Anche Padre Filippo ha guardato il suo cuore e ha trovato l’amore di Dio. Rispondendo generosamente alla sua chiamata, ha consegnato il suo "SI" totale a Dio, per diventare un apostolo della misericordia, così come desiderava la nostra Madre.
Arrivato il giorno dell’ordinazione sembrava essere un giorno normale, lui stesso ha cercato di essere più servizievole possibile, prima nelle faccende di casa per il pranzo, poi per la preparazione liturgica nella parrocchia, ma le emozioni si facevano sentire. Iniziata la celebrazione, con la chiesa piena e con il canto dell’invocazione allo Spirito Santo tutto diventava più luminoso. Dopo la presentazione di Padre Ireneo Martin, Superiore Generale, Mons. Giuseppe Russo nell’omelia ha ricordato che il sacerdote non vive per sé stesso ma per gli altri, per nutrire il popolo di Dio, essere sempre al servizio di tutti... Il sacerdote, non è un capo o un’autorità, ma un fratello tra i fratelli nel sacerdozio comune, chiamato, come tutti i fedeli battezzati, a dare la propria vita come offerta spirituale gradita al Padre.
Penso che Padre Filippo si è sentito pienamente parte di questo servizio, del resto già sperimentato e incarnato nei momenti della sua formazione alla vita religiosa. Dopo la celebrazione tutti abbiamo potuto notare la sua profonda affabilità e amicizia con i suoi ex-compagni e con i giovani che ha conosciuto durante gli anni, ma anche con i fratelli e sorelle della nostra Famiglia Religiosa.
Il giorno dopo nella Prima Messa, dal volto di Padre Filippo, traspariva tutta la gioia e la commozione, ma più di lui erano commossi i suoi genitori Teresa e Francesco e i suoi fratelli. Al temine della celebrazione P. Filippo ha ricordato che si è sentito fortemente sostenuto dalla forza della preghiera, specialmente da parte delle nostre comunità, ma soprattutto di coloro che per vari motivi non hanno potuto partecipare.
Sinceramente non si può descrivere in parole tutti i sentimenti che hanno sfiorato l’intimo del mio cuore al vedere un compagno di cammino arrivare al dono più bello della propria vita oltre a quello di essere già Figlio dell’Amore Misericordioso.
Pensando all’ordinazione presbiterale di Padre Filippo mi vengono in mente le parole del salmista «Ma sei tu, mio compagno, mio amico e confidente; ci legava una dolce amicizia, verso la casa di Dio camminavamo in festa". (Sal 54,14-15), così potrei raccontare quello che ho sperimentato e conosciuto del mio fratello vivendo insieme nella stessa comunità, anche se i nostri percorsi sono stati diversi per me padre Filippo è un vero un amico e confidente.
Ringraziamo il Signore per aver potuto condividere questa gioia, specialmente con i giovani impegnati in un cammino di fede. Del resto Papa Francesco ci ricorda continuamente che la Chiesa ha bisogno di questo spirito giovanile e questo spirito può essere rafforzato dai giovani in cerca di felicità. Amare è la vera felicità!
Ringrazio Padre Filippo per la sua testimonianza e insieme a tutti coloro che lo conoscono, gli auguro un ministero fruttuoso di misericordia e di amore.
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ultimo aggiornamento
13 agosto, 2024