ROBERTO LANZA

 

"…Buon Compleanno

Amore Misericordioso..."

"... Benedici, Gesù mio, il tuo grande Santuario e fa che vengano sempre a visitarlo da tutto il mondo: alcuni a domandarti la salute per le proprie membra straziate da malattie che la scienza umana non sa curare; altri a chiederti perdono dei propri vizi e peccati; altri, infine, per ottenere la salute per la propria anima annegata nel vizio..." (Madre Speranza di Gesù)

Anche quest’anno, nel mese di settembre, abbiamo celebrato la festa del Santuario dell’Amore Misericordioso. Ma perché una festa?

 

Festeggiare un compleanno o una festa annuale è un atto ricco di significato che va ben oltre la semplice celebrazione; è un momento di riflessione, ringraziamento, rinnovamento e comunione che tocca profondamente il nostro essere e il nostro vivere. Le celebrazioni sono anche momenti di comunione e condivisione, ci riuniscono con amici, familiari e comunità, creando occasioni per condividere gioie, ricordi e speranze. Questi momenti di condivisione rafforzano i legami e ci ricordano l’importanza della comunità e del supporto reciproco. La festa del Santuario dell’Amore Misericordioso è un’occasione di profonda riflessione per tutti noi, non è solo una "commemorazione" religiosa e liturgica, ma un richiamo alla grazia divina e alla misericordia infinita di Dio. Il Santuario dell’Amore Misericordioso è un luogo di pellegrinaggio e di preghiera, dove i fedeli possono sperimentare un incontro profondo con il Signore.

 

Madre Speranza, ha descritto con parole toccanti il significato di questo luogo sacro: "In questo paesino, dove non c’era null’altro che un bosco in cui cantavano gli uccelli attraendone altri con il canto, il Signore ha voluto che venissi per essere ‘flauto’ che suona ed attrae le anime al nuovo roccolo…ringrazio il Signore e godo nel vedere la gente che viene, il bene che si fa, le grazie che si ricevono e soprattutto le numerose conversioni." La sua missione era quella di attirare le anime verso la misericordia di Dio, un compito che ha svolto con dedizione e amore. Il bosco, un tempo solitario e silenzioso, è diventato un luogo di incontro spirituale, dove il canto degli uccelli simboleggia la gioia e la speranza che il Santuario porta con sé. Ogni anno, i fedeli si riuniscono a Collevalenza non solo per celebrare, ma anche per ritrovare la pace e la serenità interiore; la festa diventa un’opportunità per riscoprire il valore della misericordia, per aprirsi all’amore di Dio e per essere testimoni viventi della sua grazia nel mondo. La presenza di Madre Speranza e il suo spirito continuano a vivere attraverso questo Santuario, un luogo dove la fede si rinnova e la speranza si rafforza. I santuari, infatti, sono delle preziosissime occasioni di crescita spirituale e di conversione personale, sono i luoghi "prediletti" della grazia che permettono un autentico incontro con Dio, sono i luoghi della memoria dell’azione potente di Dio nella storia, nella nostra vita che è all’origine della fede di ciascuno di noi. Così la Chiesa si pronuncia sulla definizione "con il nome di santuario si intendono la Chiesa o altro luogo sacro ove i fedeli, per un peculiare motivo di pietà, si recano numerosi in pellegrinaggio con l’approvazione dell’Ordinario del luogo".1

Il santuario, nella Chiesa, esprime una testimonianza profondamente immersa nella storia della salvezza, proclama che Dio è entrato nella storia e continua a camminare insieme all’uomo nella storia: "Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia".2 Tutti noi, senza eccezione, siamo rinchiusi nella disobbedienza e questo non significa che Dio ci costringa a peccare, ma piuttosto che, nella nostra libertà, tutti abbiamo fallito nel seguire perfettamente la sua volontà. Il peccato è una realtà universale; nessuno può dire di essere completamente giusto davanti a Dio.

Siamo tutti peccatori, tutti abbiamo mancato il bersaglio della perfezione divina!

Tuttavia, è proprio in questa condizione di disobbedienza universale che si manifesta la misericordia di Dio, essa non è una ricompensa per i giusti, ma un dono per i peccatori; se tutti fossimo senza peccato, non avremmo bisogno della misericordia, ma poiché tutti pecchiamo, tutti possiamo sperimentare la misericordia di Dio. Questo è il paradosso meraviglioso della nostra fede: il nostro fallimento umano diventa l’occasione per la rivelazione dell’amore divino. Dio, nel suo infinito amore, ha deciso di usare misericordia verso tutti: non c’è persona, non importa quanto abbia peccato, che sia esclusa dalla possibilità di ricevere la misericordia di Dio. Questa misericordia è offerta a tutti, senza distinzione, è un dono gratuito che possiamo ricevere semplicemente aprendo il nostro cuore a Dio, riconoscendo il nostro bisogno di perdono e accogliendo il suo amore.

Per questo è importante fare festa ogni anno, celebrando il Santuario dell’Amore Misericordioso, perché solo così ci possiamo ricordare che la misericordia è la chiave della nostra salvezza, non possiamo salvarci da soli; abbiamo bisogno della grazia di Dio, e questa grazia si manifesta nella sua misericordia. In questo contesto, possiamo anche comprendere meglio il ruolo della Chiesa come comunità di misericordia, essa, infatti, non è un club di perfetti, ma un ospedale per peccatori, è un luogo dove tutti possono trovare accoglienza, perdono e guarigione.

 

Dio non è assente dalla storia!

La Sua presenza è costante e palpabile, sia nella storia dei popoli che nella storia personale di ciascuno di noi, Egli continuamente ci tende la mano, offrendoci il Suo amore e la Sua guida. Questa divina presenza non è mai venuta meno; Dio ci cerca incessantemente, ci ha sempre cercato e continuerà a cercarci, perché, come dice san Agostino, "ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore non trova pace finché non riposa in te." La nostra esistenza è caratterizzata da una ricerca reciproca tra Dio e l’uomo. Dio, nel Suo infinito amore, ci ha creati come oggetti del Suo amore, e il nostro cuore non trova pace finché non si ricongiunge con Lui. Questa ricerca trova il suo compimento naturale nell’abbraccio del Padre misericordioso al figlio prodigo, un’icona potente del perdono e della riconciliazione divina. Il Signore ci accetta e ci ama esattamente come siamo, inclusi gli aspetti meno amabili della nostra persona e, sì, anche i nostri peccati. Egli è paziente, crede nel nostro recupero e ci attende con un amore forte e instancabile. Dio prende continuamente l’iniziativa di stimolarci e correggerci, sempre con l’intento di riportarci a Lui. Senza Dio, non possiamo costruire nulla di veramente valido e perenne, ogni nostro progetto, ogni nostro sforzo, se non è radicato nella Sua parola e nel Suo amore, è destinato a fallire.

 

Dio è la roccia sulla quale dobbiamo edificare la nostra vita!

Quanta tenerezza e premurosa attenzione si possono trovare allora a Collevalenza presso il Santuario dell’Amore Misericordioso: questo luogo sacro riflette gli atteggiamenti di un Dio che si comporta come "un Padre e una tenera Madre" verso l’uomo. Da questo Santuario si trasmette ininterrottamente un messaggio chiaro e forte: Dio si mette continuamente alla ricerca dell’uomo, e la Sua misericordia diventa lo strumento per incontrare la miseria e la debolezza umana, risanando la nostra coscienza pervasa dal male e dal peccato. Visitare il Santuario significa ancora rivivere l’esperienza del figlio prodigo, un’icona centrale di questo luogo, la Madre Speranza descriveva così questa parabola: "Il Padre accolse il figlio prodigo con gioia; sebbene fosse ancora lontano, il Padre lo vide e, mosso dalla misericordia, gli andò incontro, si gettò al suo collo e lo baciò."

La missione del Santuario dell’Amore Misericordioso è di essere un rifugio dove Dio aspetta gli uomini non come un giudice pronto a condannarli e infliggere loro un castigo, ma come un Padre amorevole che li perdona e dimentica le offese ricevute.

Dio offre una nuova possibilità di vita piena di amore e grazia, senza tenere conto dei peccati passati!

Il Santuario è un faro di speranza per tutti coloro che cercano il perdono e la riconciliazione, è un luogo di incontro con la misericordia divina, dove la tenerezza di Dio si manifesta attraverso ogni gesto e parola. Madre Speranza ha sempre sottolineato che il Santuario è un luogo dove Dio è presente come un Padre amorevole. «Dio sta aspettando gli uomini non come un giudice per condannarli e infliggere loro un castigo, ma come un Padre che li ama, che li perdona, che dimentica le offese ricevute e non le tiene in conto.» È un luogo di speranza e guarigione, dove la missione di Dio come Padre misericordioso si compie ogni giorno attraverso l’accoglienza, il perdono e l’amore incondizionato offerti a tutti i pellegrini.

Venite, voi tutti che vi sentite soli, abbandonati, e privi di speranza, se il peso della sofferenza pesa come un macigno sul vostro cuore e vi sembra di aver perso il senso della vita, se vi trovate a brancolare nel buio dei vostri pensieri e delle vostre inquietudini, vi invitiamo a non temere. Aprite la vostra anima con fiducia e coraggio, perché al Santuario dell’Amore Misericordioso troverete un rifugio di pace e consolazione. Qui, la misericordia divina si manifesta con una tenerezza e una sollecitudine che vanno oltre ogni comprensione umana, perché Non c’è dolore troppo grande, né ferita troppo profonda, che la misericordia di Dio non possa sanare. Venite a scoprire un abbraccio che non giudica, ma accoglie con calore e affetto, qui, ogni vostro timore sarà accolto con comprensione e ogni vostra difficoltà sarà sollevata dal conforto della carità. Lasciate che la bellezza e la sacralità di questo luogo vi ispirino e vi rassicurino, permettete alla misericordia di Dio di penetrare nelle profondità della vostra anima, di risanare le ferite più nascoste e di infondere nuova speranza e pace. Non c’è bisogno di nascondere le vostre fragilità o di temere il giudizio; qui, Dio vi accoglie come siete, con amore incondizionato e comprensione infinita.

…Venite dunque, senza esitazione e senza paura, l’Amore Misericordioso vi aspetta con le braccia aperte, pronto a offrirvi il dono della misericordia e della carità. Sperimentate la gioia di un incontro profondo e trasformante con Dio, che vi offrirà il conforto e la guarigione che tanto cercate… questo è il momento di aprire il vostro cuore e lasciarvi avvolgere dalla luce e dall’amore che vi attendono ...

 

...ve lo auguro con tutto il cuore!


1 Diritto Canonico, canone 1230

2 Rom. 11,32

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ultimo aggiornamento 18 ottobre, 2024