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UNA PAROLA DI MISERICORDIA “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo” (Gv 1,9) |
I
l mese di dicembre, ultimo dell’anno, è caratterizzato da una serie di eventi che lo fanno volare in un soffio. Il clima di fondo è quello dell’Avvento che prepara il Natale del Signore. Molte sono le parole di vita e di misericordia che sono risuonate ai nostri orecchi e hanno fatto vibrare il cuore, tra la Novena e Solennità dell’Immacolata, le ferie e le domeniche di Avvento, la Novena di Natale e infine le stesse feste di Natale, alle quali si è aggiunto l’inizio del Giubileo della Speranza, la Notte del 24 dicembre, quando Papa Francesco ha aperto la Porta Santa nella Basilica di S. Pietro.Tra le molte e ricche parole di questo mese una mi è rimasta particolarmente impressa: "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo!"
Se c’è qualcosa che in modo trasversale troviamo in tutto il mondo durante le feste del Santo Natale sono le luci, di ogni genere e forma, in qualunque luogo, cultura, fede religiosa. È una vera e propria festa della luce. Mi ha colpito, alcuni giorni prima di Natale, la parola di un malato che ho trovato in ospedale e mi diceva: in questo Natale, il primo che trascorro in ospedale, sto riflettendo sulla differenza che c’è tra le luci e la Luce. Ecco di questo si tratta.
Ci aiuti il Signore, "Luce da Luce", ad aprirgli il cuore, ci conceda di non lasciarci abbagliare dalle false luminarie, dai fuochi artificiali che brillano per alcuni stanti e lasciano solo una traccia di fumo e un odore acre. La Luce vera, che è la Parola fatta carne, rischiara la vita, illumina ogni oscurità, scalda il gelo, porta speranza, alleggerisce ogni peso, trasmette il buon profumo di Cristo e il suo pensiero, dà occhi nuovi per vedere noi stessi, la realtà e il mondo avvolti dallo splendore della gloria di Dio.
Quella luce che guidò i Magi fino al Re-Bambino, Figlio di Dio fatto uomo, possa oggi guidare anche noi all’incontro con Gesù Amore Misericordioso, nostra Speranza e nostra vita. Ce lo conceda la Vergine Maria, Madre di Dio, "vita, dolcezza e speranza nostra", nelle cui mani riposa la nostra PACE.
MOMENTI e MOVIMENTI SIGNIFICATIVI DEL MESE |
Immacolata
La festa dell’Immacolata, preparata dall’omonima Novena, ci ha collocati, all’inizio dell’Avvento, con lo sguardo rivolto a Maria, la perla della nostra umanità, "umile e alta più che creatura", preparata da Dio ad essere la nuova Eva, che dà origine alla nuova umanità. Per questo è stata preservata da ogni ombra di male: il Tota Pulchra ha scandito i giorni della novena, aiutandoci a contemplare la bellezza unica di Colei che è stata destinata, "termine fisso di eterno consiglio", ad essere la Madre del "più bello tra i figli dell’uomo". Abbiamo cercato di contemplare Maria, nelle varie tappe della sua vita, dall’Annunciazione alla Pentecoste. Guardiamo te, Vergine Santa Immacolata, noi figli tuoi peccatori ma predestinati anche noi ad "essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità".
Ordinazione Diaconale di Fr. Deepak
La vigilia dell’Immacolata, 7 dicembre, abbiamo avuto un’altra gioia: Fr. Deepak Wellimon, nostro confratello dell’India, ha ricevuto l’Ordine del Diaconato per le mani di P. Domenico, nella solenne concelebrazione delle 17.30, presenti numerosi confratelli FAM e consorelle EAM, e una festosa Assemblea del popolo santo di Dio. Tanti auguri caro fratello, il Signore ti benedica, e la Vergine Immacolata ti aiuti a custodire l’unzione dello Spirito che ti fa servo per amore, "come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito ma per servire e dare la sua vita in riscatto per tutti" (Mt 20, 28).
Novena di Natale
Dal 16 al 24 abbiamo celebrato la Novena di Natale, cercando di preparare il cuore, come ci esortava Madre Speranza, a questa festa bella e intima. Abbiamo collocato una foto grande del Bambino Gesù che Madre Speranza teneva in camera e che ora si venera in una delle cappelle della Basilica.
Con quanta gioia e trepidante attesa Madre Speranza viveva questo tempo di attesa. Alcune delle sue Circolari più belle sono quelle del tempo di Avvento. In una di esse scriveva: "Care figlie: vi immagino piene di fervore e affaccendate nel preparare i vostri cuori a ricevere il neonato. Sforziamoci sempre per far trovare al Buon Gesù i nostri cuori riscaldati dal fuoco dell’amore e della carità…
Vigiliamo perché nel nostro cuore non entri l’odio, l’avversione o la cattiveria verso il prossimo, anche se ci sembra un nostro nemico.
Preghiamo perché le persone che ci aiutano a santificarci, non offendano il Buon Gesù.
Pregate perché questa vostra Madre, in ogni momento, faccia la volontà di Gesù e siate certe che anch’io chiederò le stesse cose per ogni figlia. Un forte abbraccio da chi seriamente vi ama e non vi dimentica mai. Bilbao 19.12.34 (El Pan 20, 8.12-13)
Incontro del Personale e dei Volontari del Santuario, insieme ai bisognosi
È nostra tradizione, da diversi anni, nei giorni prima di Natale, incontrare e scambiarci gli auguri con i lavoratori e le lavoratrici che, insieme a noi, portano avanti le strutture assai complesse del Santuario ed edifici annessi, e poi con i Volontari del Santuario, che offrono la loro collaborazione gratuitamente, riuniti in Associazione (AVSAM), con uno statuto proprio approvato dalle competenti autorità.
Sono stati due momenti molto belli. Il primo, nel giorno 18 memoria di Santa Maria della Speranza, con una celebrazione eucaristica nel Santuario del Crocifisso, alla quale è seguita un’agape fraterna presso la casa del Pellegrino, in un bel clima di famiglia. Il secondo, sabato 21 con una bella presenza dei nostri volontari, con i quali abbiamo avuto tre momenti: un momento di formazione e dialogo sull’importanza del Volontariato anche di fronte alle particolari sfide che presenta il Giubileo della Speranza ormai imminente, a cui è seguita la S. Messa del Pellegrino, intensamente partecipata, per concludere con il pranzo in gioiosa fraternità, insieme ad altri pellegrini. La novità di questo secondo incontro, quest’anno, è stata la compresenza, nella Messa e nel pranzo, di alcuni nostri fratelli e sorelle, tra i più bisognosi del nostro intorno: c’erano alcuni assistiti del centro Speranza di Fratta Todina, alcune persone dell’UNITALSI di Todi, alcune altre del CVS (Centro Volontari della Sofferenza) della zona, alcune famiglie e persone singole della parrocchia di Collevalenza, quelli che Madre Speranza definiva "i beni più cari del buon Gesù". Vorremmo abbracciarne tanti altri…
Da queste pagine desidero esprimere a tutti voi che ci aiutate, come lavoratori/trici o come volontari/ie, a portare avanti la missione di questo Santuario, un grazie di cuore, a nome di tutta la nostra Famiglia religiosa. Madre Speranza vi ottenga tanta benedizione di salute e pace per ciascuno di voi e per le vostre famiglie.
Inizio del GIUBILEO DELLA SPERANZA |
a Roma la sera del 24 dicembre Papa Francesco ha aperto la Porta Santa a San Pietro, dando inizio al Giubileo ordinario, che ha per titolo "Pellegrini di speranza". In quell’occasione ci ha rivolto queste parole:
"Sorelle e fratelli, con l’apertura della Porta Santa abbiamo dato inizio a un nuovo Giubileo: ciascuno di noi può entrare nel mistero di questo annuncio di grazia. Questa è la notte in cui la porta della speranza si è spalancata sul mondo; questa è la notte in cui Dio dice a ciascuno: c’è speranza anche per te! C’è speranza per ognuno di noi. Ma non dimenticatevi, sorelle e fratelli, che Dio perdona tutto, Dio perdona sempre. Non dimenticatevi questo, che è un modo di capire la speranza nel Signore...
Sorella, fratello, in questa notte è per te che si apre la "porta santa" del cuore di Dio. Gesù, Dio-con-noi, nasce per te, per me, per noi, per ogni uomo e ogni donna. E, sai? con Lui fiorisce la gioia, con Lui la vita cambia, con Lui la speranza non delude."
"La Porta Santa del Giubileo – ha aggiunto il Papa nel Messaggio Urbi et Orbi di Natale - rappresenta Gesù, Porta di salvezza aperta per tutti. Gesù è la Porta; è la Porta che il Padre misericordioso ha aperto in mezzo al mondo, in mezzo alla storia, perché tutti possiamo ritornare a Lui. Tutti siamo come pecore smarrite e abbiamo bisogno di un Pastore e di una Porta per ritornare alla casa del Padre. Gesù è il Pastore, Gesù è la Porta.
Fratelli, sorelle, non abbiate paura! La Porta è aperta, la Porta è spalancata! Non è necessario bussare alla Porta. È aperta. Venite! Lasciamoci riconciliare con Dio, e allora saremo riconciliati con noi stessi e potremo riconciliarci tra di noi, anche con i nostri nemici. La misericordia di Dio può tutto, scioglie ogni nodo, abbatte ogni muro di divisione, la misericordia di Dio dissolve l’odio e lo spirito di vendetta. Venite! Gesù è la Porta della pace."
nella nostra Diocesi si è celebrata l’apertura del Giubileo il 29 dicembre, domenica della Santa Famiglia di Nazareth, alle ore 17 nel duomo di Orvieto. In questa occasione il nostro Vescovo Gualtiero Sigismondi ha esortato a spalancare la porta del cuore. La parola "porta" è fortemente risuonata all’omelia, a partire dalla porta della salvezza, apertaci dal Verbo di Dio con la sua Incarnazione; dunque, la porta del cielo aperta per noi da Maria, Madre del Signore, Ella stessa ‘porta felice del cielo’ e ‘porta regale’.
Porta del cielo è anche la casa di Nazaret, ‘porta santa’ che collega la terra con il ‘cielo aperto’. Ed ancora: le dodici porte che circondano la Città santa, dove avrà il suo compimento la ‘grande opera’ della salvezza, iniziata nel giardino in Eden; la valle di Acor che Dio trasformerà in ‘porta di speranza’; la ‘porta della fede’, che Gesù – ‘buon pastore’ e ‘porta delle pecore’ – vuole aprire a tutti e che ha lo stesso codice della ‘porta della Parola’, la quale dà libero accesso alla ‘porta del cielo’.
Nel corso dell’omelia, il Vescovo ha parlato anche dell’indulgenza, sottolineando che è un ‘incentivo’ a intraprendere un cammino di vera conversione. A conclusione, ha invocato la Madre di Gesù, affinché "ci aiuti a spalancare la porta del cuore" per far entrare "il Re della gloria". "‘Dilata il petto – ha detto, citando Romano Guardini -. Alza gli occhi. Libera l’anima!’: questo è il cronoprogramma dell’Anno Santo!".
In proposito, segnaliamo che il nostro Vescovo Gualtiero ha designato il nostro Santuario come una delle 4 Chiese Giubilari della Diocesi, in cui si può ricevere l’Indulgenza. L’apertura del nostro Santuario come Chiesa del Giubileo sarà il 26 gennaio prossimo, domenica della Parola di Dio, alle ore 17, con l’Eucaristia presieduta dal nostro Vescovo. In questa giornata ci sarà anche un raduno di tutti i catechisti della nostra Diocesi.
Natale del Signore |
Le feste del Santo Natale sono trascorse in un clima gioioso e al contempo raccolto. Insieme alla bellezza delle Liturgie, alla celebrazione del sacramento della Penitenza, particolarmente frequentato in queste date, abbiamo visto tanti Pellegrini di Speranza sostare in silenzio davanti al Presepio, nel Santuario del Crocifisso, presso la tomba di Madre Speranza… Quante preghiere, quante lacrime a volte, quanti desideri nascosti o espressi, quante speranze…
Accogli divino Bambino le preghiere e le lacrime del tuo popolo in preghiera, accogli in particolare il grido che sale dal profondo della nostra miseria, che tu hai voluto condividere, facendoti uno noi, per poterci riempire della tua Luce… Dona speranza di salvezza al nostro mondo, dona quella PACE che gli angeli hanno cantato a Betlem per gli uomini che Dio ama.
Un particolare memoria, a Natale, è quella della fondazione delle nostre consorelle EAM, 94 anni fa. Auguri di cuore sorelle! In un’altra Circolare di Avvento Madre Speranza scriveva così a voi sue figlie:
Non dimenticate che Gesù volle che in questa stessa notte di Natale nascessero le EAM, povere, sole, disprezzate e perseguitate.
E lì nascoste, sole sole con Lui, gli abbiamo promesso di imitarlo fedelmente nella povertà, castità e obbedienza e di fare tutto per amore.
Lì ci siamo donate totalmente a Lui, promettendogli di essere angeli di carità con i miseri e abbandonati, e di lavorare per imprimere nel cuore dei bambini l’amore a Lui, seminandovi il seme delle virtù; spero che tutte rinnoveremo queste promesse nella notte di Natale e ci sforzeremo di far sì che sia fervorosa come quella del 1930. In quella notte quanto poco abbiamo avvertito il freddo, il disprezzo umano, la solitudine in quel piccolo appartamento! Smetto perché ho paura d’infervorarmi prima di questa festa universale.
Bilbao dicembre 1937 (El Pan 20, 61-62)
Capodanno con "Famiglie di Speranza" |
Una particolare e bella iniziativa è stata quella del Capodanno in famiglia delle "Famiglie di Speranza", organizzata e gestita con grande fantasia e buoni contenuti dalle nostre consorelle. Ha riunito varie famiglie che frequentano il nostro Santuario sotto il tema "Tutti a bordo!... In un mare di Speranza". Avendo come sottofondo il Giubileo della Speranza e il suo Logo, i simboli sono stati vari: la barca che naviga tra le tempeste del mondo e della vita, la bussola della Parola, il timone per una guida sicura, il faro e l’ancora della Speranza… Buona navigazione care Famiglie di Speranza verso quella riva in cui tutti siamo attesi dall’Amore senza ombre!
Te Deum, Eucaristia di fine anno e festa di famiglia |
Infine, l’ultimo giorno di quest’anno, ci siamo riuniti per dire il nostro grazie dal profondo del cuore all’Amore misericordioso del Signore, per tutti i benefici che ha seminato nella nostra vita lungo quest’anno. Fa che portino abbondanti frutti, Signore, con la tua benedizione!
Il primo momento è stato quello del Te Deum di ringraziamento, al termine dell’Eucaristia delle 17.30, presieduta dal rettore del Santuario P. Aurelio, con numerosi pellegrini.
Il secondo è stato l’Eucaristia di fine anno, presieduta dal vescovo P. Domenico e concelebrata da vari confratelli secondo nostra tradizione alle 22.30, con una bella partecipazione delle nostre comunità e delle Famiglie di Speranza, insieme ad altri gruppi presenti alla casa del Pellegrino.
Il terzo infine è stato un momento di festa tra noi della Famiglia di Madre Speranza e i pellegrini presenti, nel quale abbiamo salutato, in semplicità gioiosa, l’inizio del nuovo anno, scambiandoci gli auguri.
PRESENZE DI GRUPPI ORGANIZZATI in questo mese (foto varie) |
2 dicembre: Catania, Parr. S. Cuore.
6 dicembre: Roverchiara (Verona) con il nostro confratello diocesano don Piergiorgio Belloni: si sono fermati fino all’Immacolata.
7 dicembre: Avezzano; Fermo; San Zenon degli Ezzelini (TV); Perugia (Movimento Cursillos di Cristianità); Nocera Inferiore (Volontari ospedalieri e medici).
10 dicembre: Parrocchia Collevalenza.
14 dicembre: Ozzano (BO); Ronco con Don Piero Boscherini SDFAM; Salerno; Vieste.
15 dicembre: Gruppo Alpini dall’Umbria; Virgo Fidelis dei Carabinieri.
17 dicembre: Parrocchia Collevalenza.
18 dicembre: Incontro del Personale che lavora al Santuario.
21 dicembre: Perugia; Formia, con don Mariano (Parr. Don Bosco); Incontro dei Volontari del Santuario e dei "beni più cari del buon Gesù".
27 dicembre: Paliano-FR (parrocchia san Giuseppe).
28 dicembre: Napoli; Isola della Scala (VR):
il fedelissimo Nando ha festeggiato con un gruppo di Isola della Scala il 50° anniversario dei suoi pellegrinaggi al nostro Santuario, un record che penso nessuno abbia eguagliato. Complimenti carissimo Nando e tanti auguri di salute e pace per te e per la tua cara Giuliana che, dall’inizio ti ha accompagnato con i pellegrini e ora ti è vicina con la sofferenza.30 dicembre: Versailles (Francia); Isola della Scala (Michele Corezzola)
Foto di gruppo |
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ultimo aggiornamento
14 gennaio, 2025