La lettera
Pellegrini di mistero
Carissimi,
sì, mistero. Il mistero del creato, di questa piccola zolla di terra che gira vertiginosamente nello spazio.
Certo, la scienza spiega. Milioni di cellule nervose, perfettamente legate le une alle altre, è la nostra corteccia cerebrale. Ma può bastare questo per spiegare l’immenso bisogno che abbiamo di vivere e di essere felici?
Mistero dell’uomo, del nostro essere uomini. Siamo circondati, penetrati, posseduti dal mistero. Siamo mistero noi stessi, creati ad immagine e somiglianza di Dio.
E c’è un mistero che sovrabbonda di stupore, di inaccessibile, il mistero di un Dio che si fa uomo, che decide di "decadere" dalla sua situazione di Dio.
Sconfinato mistero, che ci fa trasalire ancora di più, l’uomo fa parte del corpo, della carne di Cristo. Se facciamo controllare il sangue, il nostro sangue appartiene al gruppo sanguigno di Cristo!
Come non impazzire? Cristo, il mistero capace di rivolgersi all’infinito desiderio dell’uomo.
Cristo, fondamento della Chiesa, di una Chiesa povera e disarmata, la Chiesa di Papa Francesco, tenda di contemplazione, Vangelo aperto sulla strada, vocazione all’abbraccio di tutti, delle fedi e dei popoli che si affacciano alla nostra accoglienza.
Cristo, che ci dà, nella potenza dello Spirito, forza e fantasia sufficienti per credere che l’umanità cammina verso la sua riuscita definitiva.
Nino Barraco
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ultimo aggiornamento
13 gennaio, 2015