Gesù, Fonte di vita, fa’ che gustando di Te, io non abbia altra sete che di Te

Un ulteriore simbolo attribuito all’acqua è quello utilizzato dai Maestri di spirito per parlare della preghiera, che può zampillare e dissetare all’improvviso senza fatica, per puro dono di Dio o come ricompensa ad una lunga, faticosa e perseverante ricerca. Come l’acqua la preghiera è dono e insieme conquista, e poiché non si può improvvisare e necessita di tutta la nostra collaborazione, proveremo a imparare a pregare alla scuola di Madre Speranza

PREGHIERA DI ASCOLTO

La principale caratteristica dell’amore per il Signore Dio in Madre Speranza era la continua ricerca della Sua volontà, per poterla ogni giorno compiere fedelmente, fino ad arrivare, negli anni, a conformare completamente la propria volontà a quella di Dio. Poter compiere perfettamente tutto quello che il Signore avrebbe voluto da lei, era il motivo della sua costante richiesta di preghiera ai Figli e alle Figlie.

Per le persone sante, come per ognuno di noi, il luogo privilegiato per conoscere la volontà di Dio è la Sua Parola accolta nella meditazione, cuore della preghiera di ascolto. Ma come raccomandano sia Madre Speranza che ogni maestro di spirito, è necessario accogliere la Parola di Dio nella preghiera di ascolto con la stessa adorazione che dobbiamo avere per l’Eucaristia, corpo di Cristo.

"Per possedere la vita divina è necessario nutrirsi del Pane eucaristico e cibo dell’anima è la divina Parola; sia per acquistare che per conservare la vita soprannaturale che scaturisce dal cuore di Dio sono necessarie entrambe: Alimento e Luce. La parola di Dio è la luce delle nostre anime, il sacramento dell’Eucaristia è nostro Pane di vita". (El pan 8, 1308-9)

Così non si può pregare con la Parola leggendola in modo superficiale, senza amore o con la fretta di conoscere una soluzione, per semplice curiosità, con la presunzione che basti solo l’intelligenza per comprendere la volontà di Dio attraverso la Parola.

"E’ necessario venerare con umiltà e sottomissione di giudizio la divina Parola del nostro Maestro e dobbiamo accoglierla con grande gioia e sincera gratitudine perché sono immensi i tesori che racchiude. Ma non basta solo accogliere con amore e gratitudine la Parola, è anche necessario ascoltarla con sincerità, che sia garanzia inestimabile per eliminare dal cuore del discepolo ogni doppiezza, ipocrisia, tentativo di riduzione o di esclusione.

Quanti orgogliosi sapienti, farisei e scribi, davano a Gesù il titolo di Maestro e si avvicinavano a Lui con parole ossequiose sulle labbra e sentimenti di astio nel cuore!...Falsità e ipocrisia! Lungi da noi la simulazione e la menzogna. " (El pan 8, 1304-5)

Ancora una volta, per pregare davvero, dobbiamo ricordare di essere solo povere creature di fronte al Creatore, tornare a "Presentarsi a Gesù come un bambino cieco, sordo e derelitto"(El pan 1,80), annullare ogni assurda presunzione e attendere nell’umiltà che la sua grazia ci visiti con un messaggio per noi, mentre adoriamo nella meditazione la sua Parola.

Maria Antonietta Sansone

 

Seguitiamo la pubblicazione di ricordi inediti di Madre Speranza, grazie ottenute dalla sua preghiera mentre era in vita, che solo da poco tempo ci sono state riferite dai beneficati.
Perché non vada perduto alcun ricordo, invitiamo anche i nostri lettori, che hanno ottenuto dalla preghiera di Madre Speranza una particolare grazia, a volerla condividere con tutti noi, scrivendo il loro ricordo e inviandolo, per la pubblicazione in questa pagina, alla Redazione.

Nel 1963 ricevetti una lettera da mio padre che mi chiedeva di raccomandare a Madre Speranza mia sorella, perché potesse portare a termine la sua terza gravidanza. Le due gravidanze precedenti, infatti, si erano interrotte spontaneamente intorno al quinto mese con la morte del bambino, nonostante tutte le precauzioni intraprese.

Andai dalla Madre e le spiegai tutto.

La Madre mi rispose che avrebbe pregato, di riferire a mia sorella che doveva fare quanto le avrebbero raccomandato i medici e di mandarle l’Acqua del Santuario perché la bevesse ogni giorno, pregando anche la novena all’Amore Misericordioso.

Così feci e grazie ad un’occasione mandai in Spagna alcuni litri di Acqua del Santuario.

Qualche tempo dopo, mi scrisse mia sorella dicendo che i medici le avevano raccomandato il riposo assoluto a letto e che lei così stava facendo, ma soltanto da quando aveva cominciato a bere l’Acqua del Santuario e a pregare la novena all’Amore Misericordioso si era sentita meglio.

Continuando a pregare e a fare quanto aveva consigliato la Madre, qualche mese dopo mi arrivò un’altra lettera di mio padre che ringraziava l’Amore Misericordioso perché ci aveva concesso ancora un miracolo: era nato, vispo e in perfetta salute, mio nipote.

Suor Giovanna

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ultimo aggiornamento 18 dicembre, 2015