La lettera
UNA COMPAGNA DI VIAGGIO (*)
Carissimo,
Oggi, in cui, disperatamente, la vita è la morte dei barconi in un mare di indifferenza, in cui è la pandemia che toglie il respiro alla vita, in cui la strage dei bambini grida al cielo.
Oggi, in cui, sempre più forte, emerge il bisogno di "ritrovare" la vita, il senso sereno della vita, la serenità della vita, la sapienza della vita.
La vita come viaggio, ecco, la peregrinazione e l’approdo. L’inizio
ed il compimento della strada.
Maria, una di noi, immagine, parabola di questa "itineranza", di un viaggio, di un ritorno, di un arrivo di tutta l’umanità.
Maria, compagna del nostro viaggio, del nostro percorso sulla terra.
È sul terreno di questo cammino, di questa ricerca di un "dove", di un "luogo", di un "altrove", di una presenza "altra", è qui, in questo "andare", tra il "già" e il "non ancora" - mi piace moltissimo dire in questo "frattempo" - in questi "giorni penultimi", sì, è qui che si pone il mistero di senso, il significato della nostra vita, del nostro essere Chiesa.
Il mistero di una strada, di una Chiesa in cammino verso la Terra Promessa, in attesa del suo "compimento".
Riappropriarci di questo "andare", di questo "uscire", di questa "itineranza", vivere la speranza della Chiesa, l’affidabilità del "dopo".
Il mistero nel quale siamo stati battezzati, la competenza dell’ "altrove", la concretezza del "tragitto", che interpella il nostro bisogno di vita.
Nino Barraco
(*) In ricordo della moglie Maria, in cielo dal 2013
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ultimo aggiornamento
04 agosto, 2021