Il tuo Spirito Madre

a cura di P. Mario Gialletti fam

IL Santuario

nel cuore e nei pensieri della Madre

— Dai suoi scritti —

Finché non è arrivato il momento di costruire il Santuario dell’Amore Misericordioso non sapevo cosa fosse un "roccolo". È un luogo dove si catturano gli uccelli… e per l’Amore Misericordioso doveva trasformarsi in luogo dove si catturano le anime… io gli dicevo: "Signore, per piacere! Senza dubbio qui verranno le anime che vivono lontane da Dio e i Figli e le Ancelle dell’Amore Misericordioso con l’amore, la carità e il sacrificio, saranno per loro un richiamo come un tempo quei passerotti, con i loro gorgheggi, attiravano gli altri uccelli! Così le anime che vivono lontane da Dio e dalla Chiesa, che camminano senza meta e che volano ad occhi chiusi, cadranno in questo roccolo". Beata Collevalenza! E non crediate che lo dica perché vengo da un’altra nazione, no! Lo ripeto: beata Collevalenza! Che ha avuto la grazia di essere la sede e il centro del roccolo… in questa collinetta, in questo paese sperduto, quasi senza vie di comunicazione… verranno da tutte le parti del mondo… perché? perché qui le attende il Signore, l’Amore Misericordioso (1959;21.,15-169).

Quando ho finito di ascoltare i pellegrini vado al Santuario ad esporre al buon Gesù tutto quello che mi hanno portato e raccomandato queste povere anime. Lo importuno e prego di concedere loro quanto desiderano; e vedeste, figlie mie, come Lui con cuore di madre, soccorre e rimedia i bisogni di queste povere anime. (1960, 20, 656).

DECRETO. A quest’acqua e alle piscine va dato il nome del mio Santuario. Desidero che tu dica, fino ad inciderlo nel cuore e nella mente di tutti coloro che ricorrono a te, che usino quest’acqua con molta fede e fiducia e si vedranno sempre liberati da gravi infermità; e che prima passino tutti a curare le loro povere anime dalle piaghe che le affliggono per questo mio Santuario dove li aspetta non un giudice per condannarli e dar loro subito il castigo, bensì un Padre che li ama, perdona, non tiene in conto, e dimentica». Questo Decreto del Signore fu trascritto in una pergamena, ermeticamente chiusa in un tubo di metallo, e dalla Madre stessa fu gettata nel pozzo il giorno che questo venne inaugurato che fu il 14 luglio 1960. (1960; 24,75).

Quando ho finito di ascoltare i pellegrini vado al Santuario ad esporre al buon Gesù tutto quello che mi hanno portato e raccomandato queste povere anime. Lo importuno e prego di concedere loro quanto desiderano; e vedeste, figlie mie, come Lui con cuore di madre, soccorre e rimedia i bisogni di queste povere anime! (1960; 20,125)

Collevalenza, 20 giugno 1962, Eccellenza Rev.ma Mons. Antonio Fustella Vescovo di Todi - Eccellenza Rev.ma, ho ricevuto la Sua Lettera dello scorso 17 giugno e non posso nascondere la triste impressione che ha prodotto nella mia povera anima perché, come V.E. ricorderà, parlandone di questa nuova Chiesa che deve sorgere vicino all’attuale Santuario, il giorno 25 aprile in occasione della S. Visita Pastorale, io manifestai a V.E. come a Superiore e Padre le cose più intime della mia anima con il Buon Gesù. Ora, avendo visto che con questa risposta del 17 giugno V.E. non me lo proibisce, ma solo mi dà consigli, io con grande pena, Eccellenza, devo ripetere che per questo non posso desistere di lavorare per poter realizzare questo desiderio del Buon Gesù: la costruzione di tale Chiesa vicino all’attuale Santuario dell’Amore Misericordioso. (196;19,2428)

Collevalenza, 20 giugno 1962 A Sua Eminenza Rev.ma il Card. Luigi Traglia, Vicariato – Roma ... Vedendo la opposizione di S.E., io ho manifestato tutto apertamente a Lui, come a Superiore, dicendo: "Eccellenza, io già so secondo Nostro Signore che il Santuario sarà piccolo e che anche quello che si deve fare sarà ancora piccolo perché manca terreno: anche la Basilica risulterà sempre piccola dato che verranno a questo Santuario pellegrini da tutto il mondo. Io La supplico, Eccellenza, che come Superiore non mi dia un consiglio ma un ordine, perché finché sarò viva io lascerò di compiere un ordine del Buon Gesù solo per due forze maggiori: per un ordine del mio Padre Spirituale o per ordine del Superiore Ecclesiastico". Ora ho ricevuto questa lettera dell’Ecc.mo Vescovo di Todi; ma io non me la sento di lasciare di lavorare per realizzare questo desiderio del Signore, perché, a mio giudizio, in questa Lettera non mi dà un ordine, ma un consiglio. (1962;19,2433)

Ti offro, Signore, la mia vita, le sofferenze e gli sforzi che col tuo aiuto posso fare sempre per vincere la gola, la superbia, l’ira, l’impazienza e acquistare lo spirito di mortificazione e mansuetudine; ti offro la comunione e la messa di questo giorno, supplicandoti di concedermi queste grazie che tanto desidero, sempre per la maggior gloria della Santissima Trinità, il trionfo della devozione al Tuo Amore Misericordioso, la gloria del tuo Santuario, delle piscine, della tua chiesa, delle due Congregazioni e per il bene delle anime; e fa Gesù mio che i figli e le figlie, sempre uniti nel tuo amore e nella tua carità, si estendano nel mondo intero e ti diano la gloria che tu desideri". (1963;20,738)

Ma debbo dirvi che non siamo state chiamate a ricamare o a lavorare nel laboratorio di maglieria, ma ad essere "luce" per le anime che verranno qui. Perché, cosa era questo posto tempo addietro? Nulla. Gente che ballava, che veniva a divertirsi… un "roccolo", un bosco, come vi ho detto questa mattina, dove gli uccelli cantavano e attiravano altri passeri col loro canto. Oggi qui si è stabilito non un "roccolo" di passeri, ma di anime, un noviziato di giovani che vengono, perché desiderano donarsi al Signore; si è costituito un roccolo di anime religiose che col loro amore, sacrificio e abnegazione cercano di dare al Signore quello che chiede loro. (1965; 21,331)

Pregate per me. Chiedete anche al Signore che il giorno di Cristo re ci conceda la grazia di poter inaugurare il Santuario; sicuramente per la festa di santa Teresina non sarà ultimato, ma se possiamo inaugurarlo nella festa di Cristo re, sarebbe una grande gioia perché è la festa Sua e mi dispiacerebbe se piovesse. Che possa dire: "Signore ho inaugurato il Santuario realizzando il sogno che avevo nella mente e nel cuore di non lasciare nessun debito". (1965; 21,577).

3 de agosto de 1965 - La Madre habla a las Hermanas de la Casa de la Joven de Collevalenza. Sia i figli che le figlie, uniti nella carità e nell’amore del Signore, guidati dalla grande passione della propria santificazione e di dare gloria al Signore, possano estendersi nel mondo intero. Vedete che superbia? Non mi pento di ciò, anche se riconosco che è vera superbia. Estesi in tutto il mondo, facciano comprendere agli uomini la misericordia e l’amore del Buon Gesù. Notte e giorno chiedo al Buon Gesù che i figli e le figlie siano convinti e abbiano nel loro cuore questo pensiero fisso: non serviamo un signore potente, serviamo l’Amore Misericordioso di Dio, cioè siamo Ancelle dell’Amore Misericordioso. Cosa vuol dire "ancelle"? La schiava è sempre attenta a ciò che chiede o desidera il padrone. Gli schiavi di questo mondo soffrivano perché erano schiavi dei potenti della terra. Ma tale schiavitù è scomparsa, oggi non c’è più come anticamente. Ma ci sono le Ancelle dell’Amore Misericordioso e vorrei che queste si estendessero nel mondo intero, che non ci fosse paese o nazione dove i miei figli e le mie figlie non siano arrivati a dimostrare con l’esempio, la mortificazione e la carità che sono veri Figli e Ancelle dell’Amore Misericordioso e che le due Congregazioni, in tutti i loro rami, crescano come albero gigantesco. (1965; 579-580).

Exhortaciones 15.10. Un giorno, venne una signora con una bambina di 5/6 anni, per iscriverla a scuola. Questa signora portava un cesto pieno di acquisti fatti al mercato; la bambina si poggiava al cesto e dondolandosi diceva: "mamma ti aiuto io" e la mamma doveva reggere il cesto con entrambe le mani, perché il dondolio della bambina le aumentava il peso. Che aiuto poteva darle? Questo è quanto ho fatto io in questi cinquanta anni e dico al Signore: io faccio come quella bambina, "Gesù, ti dico che voglio fare la tua volontà, che voglio eseguire ciò che mi chiedi, ma non ti aiuto affatto, perché non ne sono capace, e, come quella bambina, aumento solo il peso". E adesso pregate per me, perché il Signore mi aiuti a dargli quanto desidera e attende da me. Addio, figlie. (1965; 21-726)

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ultimo aggiornamento 18 ottobre, 2023