studi Vangelo e santità laicale Sac. Angelo Spilla, fam
Ci troviamo dinanzi ad un altro modello di santità, una giovane laica che ci insegna il segreto della felicità: essere santi. Una commovente storia di ordinaria santità.
Parliamo di Chiara Corbella Petrillo (9 gennaio 1984 – 13 giugno 2012). Nasce a Roma sviluppando assieme alle sorella Elisa un rapporto di amicizia profonda con il Signore. In un pellegrinaggio fatto Medjugorie, nell’estate del 2003, conosce Enrico Petrillo, fisioterapista.
Entrambi fanno parte della Comunità del Rinnovamento carismatico. Vivono un fidanzamento della durata di 6 anni ma abbastanza difficile, dovuto al carattere di entrambi. Nel 2006, infatti, avviene una prima separazione temporanea, ma dopo un ritorno al santuario mariano di Medjugorie riallacciano il rapporto.
Nonostante l’impegno tra i due, il rapporto viene nuovamente interrotto fino a quando Chiara, aiutata dal direttore spirituale di Assisi, il Frate Minore, fra Vito D’Amato, comprende che Dio le ha riservato Enrico come sposo.
I due partecipano ad una marcia francescana e in quella circostanza stabiliscono la celebrazione delle nozze, che avviene il 21 settembre 2008, ad Assisi. Al ritorno dal viaggio di nozze Chiara scopre di essere incinta, ma ciò è accompagnato da una grande sofferenza: scopre dall’ecografia che la bambina rivela un’anencefalia. La coppia decide di portare avanti la gravidanza e il 10 giugno 2009 nasce Maria Grazia Letizia, che sopravvive al parto solo mezz’ora.
A cinque mesi dal parto segue una seconda gravidanza. Anche qui un’altra grande prova: il nascituro manifesta una grande malformazione viscerale alle pelvi con assenza di arti inferiori.
Alla notizia di ciò alcuni amici hanno ammirato la compostezza con cui Chiara ha accettato ciò, dicendo che il bambino, a cui assieme allo sposo hanno dato il nome di Davide Giovanni, andrà in paradiso subito dopo la nascita.
Passano pochi mesi da quel 28 giugno 2010, quando è morto il secondogenito, che Chiara arriva alla sua terza gravidanza. Tutti sono contenti per il fatto che gli esami mostrano che il bambino è sano. Ma Chiara sperimenta, ancora una volta, un’altra grande prova: ha scoperto di avere una strana lesione sulla propria lingua; è un carcinoma.
Come reagisce Chiara? Decide di rimandare le cure, per non danneggiare la salute del bambino.
Nasce Francesco il 30 maggio 2011 e subito dopo Chiara si sottopone all’intervento, dopo che il tumore continuava ad invaderla, attaccando i linfonodi, i polmoni e il fegato; viene raggiunto anche l’occhio destro.
Si tratta di un tumore tra i più aggressivi. Chiara ha 27 anni e inizia la sua lotta contro quel male che chiamerà il "drago". Quel drago che non è solo il tumore, ma anche il buio della fede. Vuole tornare a Medjugorie e partono in 150 tra parenti ed amici. Chiara incontra uno dei veggenti, Ivan, al quale lei gli domanda: "Se tu avessi la certezza di andare in paradiso avresti paura di morire?". La risposta è stata : "no". A Chiara è bastato questo.
Da lì in poi, ogni giorno nella casa di Chiara viene celebrata la Santa Messa, dove partecipa pure lo sposo Enrico. Quest’ultimo un giorno le ha chiesto: "Hai paura di morire?". E lei: "No, ho paura del dolore, di vomitare e di andare in purgatorio".
Anche negli ultimi istanti di vita, Chiara continua a pregare, le sue ultime parole saranno sulla sofferenza. Il marito le chiede se quella croce è dolce e lei con un filo di voce: "Si, è davvero dolcissima". Chiara si è spenta così il 13 giugno 2012 a 28 anni ripetendo più volte : "Vi voglio bene".
A Roma, nella chiesa di S. Francesca Romana per il suo funerale sono stati eseguiti i canti che Enrico aveva composto per il loro matrimonio. La messa di suffragio è stata presieduta dal cardinale Agostino Vallini. Chiara è stata, poi, sepolta presso il cimitero del Verano, a Roma, nella stessa tomba dove riposano i suoi altri due figli.
La storia di Chiara è cominciata a diffondersi subito, considerata come "seconda Gianna Beretta Molla". A fronte di una fama di santità, il Vicariato di Roma ha aperto la causa di beatificazione e canonizzazione di Chiara.
Chiara attualmente è Serva di Dio; una giovane mamma di 28 anni considerata esempio di vita cristiana che ha sacrificato la sua vita per non uccidere il figlio in grembo. Una vita per la vita, una donna felice fino all’ultimo che ha fatto della sua vita un dono per gli altri; una bella testimonianza di moglie e di madre.
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ultimo aggiornamento
18 ottobre, 2023