pastorale familiare

Cristina Righi

 

LA STRADA
È IL PERCORSO
PER LA META (2)

 

Per varie circostanze, riusciamo a riproporvi solo oggi la seconda parte dell’articolo della rivista di febbraio, che trovate anche online: www.collevalenza.it

 

"Fare strada, insieme". Uno slogan che si è tradotto in realtà per quanti hanno partecipato all’evento organizzato in occasione della Festa della S. Famiglia. Grazie alla disponibilità e alla collaborazione delle diverse realtà della nostra stupenda Famiglia dell’Amore Misericordioso, Ancelle, Figli e Laici, si è subito creato un ottimo clima che i partecipanti hanno colto: "Ci siamo sentiti a casa"!

Lo stile ormai collaudato, infatti, ha permesso ad adulti, ragazzi e bambini di vivere momenti di preghiera, di festa e di convivialità, ma anche cammini paralleli verso l’unica meta: l’Amore Misericordioso che fa strada con ogni famiglia. Il primo momento di preghiera ha portato tutti i partecipanti a "fare il pieno" da Gesù, condizione imprescindibile per affrontare l’avvincente viaggio.

Tutti i partecipanti sono partiti con una valigetta contenente un segno e, per gli adulti, la Parola ha illuminato la direzione di un rinnovato cammino. Per quanto fosse piccola e di cartone, conteneva la gioia di una profonda esperienza di famiglia, soprattutto per quanti giungevano a Collevalenza per la prima volta.

Hanno partecipato genitori e figli, ma anche famiglie monogenitoriali, vedovi o separati, arricchendosi della toccante e propositiva testimonianza di Cristina e Giorgio Epicoco sul NOI.

La metafora del cammino ha accompagnato anche i ragazzi che, come compagno di viaggio, hanno avuto Carlo Acutis, che colse nell’Eucarestia la sua autostrada verso il Cielo.

I più piccoli, invece, hanno realizzato dei lavoretti inerenti al tema, giochi e balli. Un momento speciale è stato un "girotondo" ideale "sulle strade del mondo", vedendo alcuni video inviatici da altri continenti: Filippine, India, Brasile ed Africa dove operano Ancelle e Figli dell’Amore Misericordioso. Da tutti e tutte è sgorgato un reciproco grazie e il desiderio di ritrovarsi al prossimo appuntamento.

Varie sono state le testimonianze pervenuteci come ad esempio quella di Andrea e Romina che scrivono: «Ormai sono diversi anni che festeggiamo il capodanno delle famiglie a Collevalenza: ogni volta ci sembra di ritornare a casa, in un luogo familiare e accogliente, tanta è la pace che il santuario e soprattutto la Madre ispira nei nostri cuori.

È un momento di tranquillità per tutti, lontano dal tran tran quotidiano, in cui riscopriamo il piacere di dialogare tra noi come coppia e con i figli incontrando famiglie "interessanti", in particolare la famiglia Epicoco, la cui testimonianza ci ha estremamente colpito.

Da una vita normale e comune a tanti di noi, intrisa di problemi personali e lavorativi, incomprensioni, tentazioni e falsi idoli, sono passati alla riscoperta del "NOI" come coppia che soltanto in Gesù trova compimento attraverso un percorso di conversione e la "pulizia" del cuore. Così hanno ricostruito il loro rapporto partendo dal matrimonio, dal rimettere al centro Dio nelle loro scelte: da tutto ciò ne beneficia non solo la coppia ma anche i figli che crescono sereni se l’unione è solida».

Oppure Giulia che dice: «Buongiorno Cristina e Giorgio, Carissima Marina, Sono rientrata a casa dopo i bellissimi giorni appena trascorsi a Collevalenza e ad Assisi.

Sto rimettendo ordine alle cose ordinarie, come tutte le volte che si ritorna da un viaggio... mi sono fermata con il vostro libro in mano e non riesco a non pensare a quale grande Dono siano stati i giorni con il gruppo di Marina, con voi, con Madre Speranza, con la Chiesa.

Io vivo l’esperienza dolorosissima della separazione e mi sono sempre chiesta quale senso avesse la mia vita ora che la famiglia tanto desiderata non c’è più… o forse non c’è mai stata, se non nei desideri. Fatico a trovare un posto nella Chiesa locale, intesa come gruppo, comunità in cammino… però queste giornate mi hanno scaldato il cuore e soprattutto mi hanno scosso da una tristezza e "sedentarietà" sotterranea.

"Alzati e cammina" è la Parola che ho ricevuto nella valigetta il giorno della festa della Sacra Famiglia e che porto a casa. Non so ancora dove mi porterà la strada, ma so di essere in buona compagnia.

Grazie a voi per la testimonianza che il bene è sempre possibile, anche quando sembra che tutto sia finito.

Grazie Marina per l’accoglienza calorosa e per la tua feconda maternità.

Dio benedica il nostro nuovo anno!».

Inoltre ci sono Morena e Donato, venuti da Padova, che scrivono: «Siamo giunti a Collevalenza con un bagaglio pesante per situazioni vissute negli ultimi mesi, ma con il cuore aperto a tutto quello che Dio avrebbe pensato per noi.

Appena entrati, incredibilmente, visto che era la prima volta che venivamo in questo luogo, abbiamo avuto la percezione di trovarci in un’oasi di pace, tanto da sentirci a casa, in famiglia. Avevamo accolto l’invito di impeto, non avevamo aspettative, non avevamo idea di quello che avremmo vissuto, ma eravamo certi, da quel momento, che in questo luogo "nulla era per caso". Per noi era necessario fermarsi un poco a riposare, necessario per il cuore, per la mente e per il "NOI".

Era vitale ritrovare parole, energie che solo attraverso la testimonianza, la condivisione, la preghiera era possibile.

L’aiuto è arrivato da più fronti, a partire dai relatori Cristina e Giorgio e Marina, poi dagli animatori, perché tutti ci hanno indicato percorsi di riflessioni, modalità di confronto, orizzonti da scrutare. Abbiamo vissuto questa sosta camminando dentro i sentieri del cuore.

È stato bellissimo sapere e fare esperienza assieme alle altre famiglie che dovunque ci troviamo, in qualsiasi situazione siamo, il Signore è lì ad aspettarci per camminare con noi.

È facendo strada insieme che il "NOI" è possibile. Tre giorni dove ci siamo sentiti accolti, cercati, riempiti di gioia vera che ti avvolge e ti abbraccia con tenerezza. Un luogo Santo. Grazie».

È stato bellissimo fare strada insieme e ritrovarci a festeggiare la festa della famiglia nella celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Ceccobelli con tutti i numerosi ragazzi e bambini che hanno percorso il loro cammino accanto al nostro. Questo è essere Chiesa.

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ultimo aggiornamento 19 agosto, 2020